DBST Zippel Vittorio

Trento, 4 marzo 1860 – Trento, 4 aprile 1937

Figlio di Giovanni e di Teresa Tomasi, e fratello di Giuseppe; nel 1890 sposò Angelina Alberti, dalla quale ebbe due figli, Aldo e Lidia. Si formò lavorando presso la casa tipografico-editrice paterna, di cui assunse la direzione dopo la morte del padre, e presso la quale maturò le proprie convinzioni irredentiste. Collaborò attivamente alle riviste pubblicate dalla casa editrice, quali “Strenna Trentina”, “Tridentum”, “Archivio Trentino” e l’“Archivio per l’Alto Adige” fondato da Ettore Tolomei, e fece parte del comitato del giornale “L’Alto Adige” fino alla sospensione della pubblicazione nel maggio 1915. Fu in contatto con artisti e letterati illustri, tra cui Ugo Ojetti, Giovanni Segantini e Giosuè Carducci, con il quale intrattenne un intenso carteggio, ed ebbe frequenti rapporti con Cesare Battisti, la cui nota opera Il Trentino. Saggio di geografia fisica e di antropogeografia uscì per i tipi della Zippel. Membro della società “Pro Patria” e del comitato centrale della Lega nazionale, Zippel promosse numerose iniziative di carattere culturale e patriottico – in particolare l’inaugurazione del monumento allo scultore Alessandro Vittoria e del busto a Giovanni Prati – e fu tra i fondatori della Società alpinisti tridentini.
Esponente del Partito liberale nazionale, nel 1898 fu eletto consigliere comunale a Trento e poi assessore. Nel 1901 si dimise causa le “gravi sue occupazioni private”, ma continuò a collaborare con l’amministrazione comunale quale membro degli uffici di rappresentanza politico-amministrativo, edile e scolastico. Fu presidente della Cassa di risparmio di Trento fino al 1911, e fece parte per diversi anni del curatorio dell’i.r. Scuola professionale. Nel 1911 venne nominato vice podestà, e il 22 settembre 1913 podestà di Trento. In tale veste si rifiutò, nonostante le sollecitazioni da parte governativa, di provocare la decadenza di Cesare Battisti da consigliere comunale.
Il 20 maggio 1915 il consiglio comunale fu sciolto dalle autorità asburgiche e Zippel, noto per le sue idee irredentiste, fu destituito dall’ufficio di podestà e sostituito da un commissario governativo, designato nell’avvocato Adolfo de Bertolini. Si ritirò quindi a Malosco, in valle di Non, per essere poi confinato con la famiglia ad Haslach, nell’Austria Superiore, su disposizione del luogotenente di Innsbruck. Il 6 aprile 1916, in seguito a una perquisizione della polizia militare austriaca che rinvenne un suo diario di guerra, fu arrestato insieme al figlio Aldo e imprigionato prima a Linz, poi a Trento. Processato nel castello del Buonconsiglio per alto tradimento, il 17 gennaio 1917 fu condannato a otto anni di carcere, che scontò per alcuni mesi nel penitenziario di Graz. Il 6 luglio, in seguito all’amnistia concessa dall’imperatore Carlo ai condannati politici della monarchia asburgica, Zippel fu nuovamente confinato ad Haslach e poi trasferito a Ottensheim, nei pressi di Linz.
Il 20 novembre 1918 rientrò a Trento, dove fu riconfermato sindaco dal governatore militare Guglielmo Pecori Giraldi. Primo sindaco dunque di Trento italiana, conservò la carica fino al 25 gennaio 1922, proseguendo nel contempo un’intensa attività di promozione culturale. Nel 1919 presiedette infatti le due assemblee costitutive della Società per gli Studi Trentini, di cui venne nominato presidente onorario, e alla cui rivista collaborò con numerosi contributi di argomento storico e artistico. Fu tra i fondatori del Museo del Risorgimento di Trento e presiedette numerosi comitati, quali la Commissione comunale per la Biblioteca e il Museo della città di Trento, il Comitato trentino della Società nazionale per la storia del Risorgimento, la Commissione trentina per il monumento nazionale a Cesare Battisti, la Commissione per la conservazione dei monumenti nella Venezia Tridentina e il Comitato provinciale per il concorso forestieri. Prese parte come consigliere alla Consulta araldica di Roma, alla Dante Alighieri, alla Società nazionale per la storia del Risorgimento e all’Istituto veneto di arti e lettere, e nel 1921 venne nominato socio onorario nazionale della Deputazione di storia patria per le Venezie.
Nominato senatore nel febbraio del 1919 per gli alti meriti culturali e patriottici, dopo la cessazione dalla carica di sindaco Zippel partecipò a varie commissioni: fu commissario alla Cassa dei depositi e prestiti (1927-1934), commissario di vigilanza sulla circolazione e sugli istituti di emissione (1924-1934) e membro della commissione per il giudizio dell’Alta Corte di giustizia (1929-1937). Nel maggio 1927 fu nominato commissario straordinario per la Camera di commercio e d’industria del Trentino in Rovereto e per il Consiglio agrario provinciale di Trento, carica che ricoprì per breve tempo fino alla consegna degli uffici camerali al prefetto Marcello Vaccari, in seguito alla costituzione del Consiglio provinciale dell’economia di Trento. Nel 1932 gli fu proposta ed egli accettò la tessera del PNF.

L’archivio personale è conservato presso la Fondazione Museo storico del Trentino (fondo Vittorio Zippel, costituito da 6 fascicoli relativi al periodo 1905-1918).

Opere principali (in ordine cronologico)

  • La mostra d’arte sacra a Trento, in “Archivio Trentino”, 20 (1905), pp. 193-227.
  • Eugenio Prati, in “Archivio Trentino”, 22 (1907), pp. 148-160.
  • Arte e artisti italiani nel Duomo di Bolzano, in“Archivio per l’Alto Adige”, 7 (1912), pp. 94-100.
  • Gli oggetti di storia e d’arte della Venezia Tridentina restituiti dall’Austria, in “Studi Trentini”, 4 (1923), pp. 109-119.
  • Nel IV centenario della nascita di Alessandro Vittoria. Un libro di Luigi Serra, in “Studi Trentini”, 5 (1924), pp. 237-248.
  • Il passaggio dei prigionieri toscani per il Trentino nel 1848, in Contributi alla storia del Risorgimento, Trento, Scotoni, 1926, pp. 13-28.
  • Giovanni Dall’Armi (n. a Trento nel 1777, m. a Roma nel 1829). Nel centenario della sua morte, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 10 (1929), pp. 133-146.
  • Ricordi su Giovanni Segantini, in “Studi Trentini di Scienze Storiche», 11 (1930), pp. 36-46.
  • Un artista trentino del Rinascimento alla Corte di Ferrara (Annibale Borgognoni), in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 13 (1932), pp. 27-38.
  • Diario e memorie di Vittorio Zippel ultimo podestà di Trento, primo sindaco di Trento italiana (1915-1918), a cura di Bice Rizzi, Trento, Studi Trentini di Scienze Storiche, 1968.

Bibliografia su Vittorio Zippel (in ordine cronologico)

  • Il primo senatore del Trentino redento, in “Alba Trentina”, 3 (1919), pp. 69-71.
  • La condanna di Vittorio Zippel per delitto di alto tradimento, in “Archivio per l’Alto Adige”, 15 (1920), pp. 350-356.
  • Zippel Vittorio, in Chi è? Dizionario degli italiani d’oggi, Roma, Formiggini, 1931, p. 794; 1936, p. 975.
  • Lamberto Cesarini Sforza, Vittorio Zippel, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 18 (1937), pp. 140-144.
  • Bruno Emmert, Scritti del senatore Vittorio Zippel, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 18 (1937), pp. 144-148.
  • Bice Rizzi, Vittorio Zippel (1860-1937), in “Atti della Accademia Roveretana degli Agiati”, a. acc. 185-186 (1936-1937), s. 4, v. 13, pp. xxix-xxxi.
  • Mario Scotoni, Vittorio Zippel. In memoria, in “Trentino”, 13 (1937), pp. 130-132.
  • Alberto Malatesta, Zippel Vittorio, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, serie XLIII: Ministri, deputati, senatori dal 1848 al 1922, 3, Roma, Tosi, 1941, pp. 250-251.
  • Bice Rizzi, Noterelle di cronaca trentina durante la guerra fra l’Italia e l’Austria, e ricordi personali. Memorie per il cinquantennio 1918-1968, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 47 (1968), pp. 27-32.
  • Vincenzo Adorno, I Podestà di Trento (1873-1918), in “Bollettino del Museo trentino del Risorgimento”, 34 (1985), n. 2, pp. 20-21.
  • Il senatore Vittorio Zippel 1860-1937. Nel 50° della scomparsa, in “Strenna trentina”, 1987, p. 43.
  • La Camera di commercio nella storia del Trentino (1851-1998), a cura di Giuseppe a Beccara, numero monografico di “Economia trentina”, 47 (1998), n. 2-3, pp. 98-100, 390.
  • Zippel Vittorio, in Storia del Trentino, a cura di S. Benvenuti, 4: Personaggi della storia trentina, Trento, Panorama, 1998, pp. 121-122.
  • Cinzia Lorandini, Vittorio Zippel, in Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (1862-1944), 2, a cura di Giuseppe Paletta, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, 2005, pp. 888-893.

Cinzia Lorandini