Cirillo Dell’Antonio,
Ritratto di padre Angelo Orazio Dellantonio OFM,
disegno a matita, 1921, ubicazione ignota

Angelo Orazio Dellantonio

(Moena, 1877 – Rovereto, 1958)

Vigilio Dellantonio nacque a Moena da Andrea e Caterina Croce. Ricevette la prima formazione scolastica dal padre, maestro elementare, e dal cappellano di Moena. Nel 1893 entrò nell’Ordine dei Frati Minori, proseguendo gli studi ginnasiali e liceali nel convento di Rovereto e quelli teologici a Trento. Fu ordinato sacerdote nel 1901. Padre Orazio, come da allora fu chiamato, insegnò letteratura italiana e storia in diverse scuole della Provincia Francescana: Rovereto (1902-1906; 1909-1915; 1920-1934), Villazzano (1906-1909, dove ricoprì anche l’incarico di rettore del Collegio serafico), Cles (1917-1920). La Provincia Francescana lo elesse vicario a Rovereto (1909), definitore nella stessa città (1909), prefetto degli studi (1934-1935) e presidente della Commissione Vigiliana per le ricerche di storia francescana trentina. Nel 1940 l’Accademia roveretana degli Agiati – su proposta di don Antonio Rossaro – lo aggregò come socio ordinario. Nel 1955 divenne anche membro della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche.

In alcuni scritti di padre Orazio affiorano dei riferimenti al sentire nazionale. All’indomani della morte, il quotidiano “L’Adige” si soffermò su questo aspetto della personalità del francescano: “Italiano fino alle midolla, non si vergognò di apparir tale anche quando ciò poteva esser pericoloso. E questo suo amore alla patria italiana dovette provarlo anche col confino oltre Brennero nel 1916 quando per due anni preferì l’esilio [nel convento di Schwaz] all’abbandono delle proprie convinzioni politiche”.

Padre Orazio fu uno dei più significativi docenti del collegio francescano di Rovereto, assieme ai confratelli Riccardo Varesco (1872-1956), Emilio Chiocchetti (1880-1951), Ottone Tonetti (1912-1999), Cristoforo Endrizzi (1919-1980). Con padre Chiocchetti, suo coetaneo e compaesano, intrattenne uno stretto rapporto epistolare (edito in Due frati a colloquio); ne scrisse il necrologio, nel quale traspare la stima reciproca (“Studi Trentini di Scienze Storiche”, 1951, pp. 451-458; “Studi Francescani”, 1953, pp. 127-131). Fra gli altri corrispondenti di padre Orazio si ricordano Giulio Benedetto Emert, Alfredo Degasperi, Giuseppe Gerola, Francesco Menestrina, Gino Onestinghel, don Antonio Rossaro e anche il direttore della rivista letteraria “La Voce” Giuseppe Prezzolini e il poeta e scrittore Umberto Saba, che nel 1912 ringraziò “Vigilio d’Andrea” (era uno pseudonimo che talvolta p. Orazio usava) per l’articolo pubblicato su di lui (“La Voce Trentina”, 1 [1912], n. 10, p. 40), sottolineando “la cura messa nel leggere e nel giudicare”. Si ricordano infine i ripetuti scambi epistolari con lo scultore Cirillo Dell’Antonio da Moena (1876-1971).

Le numerose pubblicazioni di padre Orazio si rivolgono a due ambiti principali. Nel periodo antecedente il primo conflitto mondiale si dedicò agli studi letterari; manifestò particolare predilezione per Giosuè Carducci, cosa notevole al suo tempo; nel 1914 scrisse un profilo di Antonio Gazzoletti, poeta e patriota. Nel dopoguerra si dedicò invece a ricerche di storia regionale, focalizzando il proprio interesse a vicende legate all’Ordine dei Frati Minori. Nel 1926, in occasione del settimo centenario della morte di san Francesco, scrisse l’articolo L’attività storica dei Francescani trentini, nel quale – dopo alcuni cenni allo stato della storiografia trentina prima del XVIII secolo – sottolineò che “spetta ai francescani il merito di aver compiuto il più diligente e più vasto lavoro di esplorazione dei nostri archivi, di aver effettuata la più ingente raccolta di materiale documentario, di aver salvato e conservato al Trentino la parte maggiore e migliore del suo patrimonio storico” (p. 62). Padre Orazio è ricordato però soprattutto per il volume I Frati Minori nel Trentino, predisposto già nel 1943 per il terzo centenario della fondazione della Provincia francescana trentina di san Vigilio, ma edito nel 1947. Il testo, articolato in tre parti, presenta sei secoli di storia francescana (1221-1810), con l’attenzione rivolta anche “a particolari che per la loro minutezza appaiono più convenienti alla cronaca spicciola che a un libro di storia”; ma l’opera era pensata, come precisava lo stesso padre Orazio, per gli stessi Frati Minori.

 

Opere principali di Angelo Orazio Dellantonio

  • Le teorie letterarie in Italia, in “Rivista Tridentina”, 13 (1913), pp. 64-74, 159-166, 327-334 (rubrica: “Bollettino di letteratura”).
  • Angelo De Gubernatis, in “Rivista Tridentina”, 13 (1913), pp. 89-92. Anche in “L’Educatore”, 3 (1913), pp. 134-136.
  • Antonio Gazzoletti dilettante di poesia, in “Rivista Tridentina”, 14 (1914), pp. 14-29.
  • Notiziario. I nostri morti, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 1 (1920), pp. 164-165 (su padre Marco Morizzo).
  • Un altro centenario [dei Frati Minori del Trentino], in “Il Nuovo Trentino”, 21 settembre 1921, pp. 1-2.
  • L’attività storica dei Francescani trentini, in Contributi alla storia dei Frati Minori della Provincia di Trento, Trento, Tridentum, 1926, pp. 57-133.
  • Il Giansenismo nel Trentino, in F.U.C.I. Federazione Universitaria Cattolica Italiana XXI Congresso Nazionale, tenuto a Trento, settembre 1934, Trento, Artigianelli, 1934, pp. 43-47.
  • Viaggio scientifico di due francescani trentini nel 1700, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 19 (1938), pp. 275-290.
  • I Frati Minori nel Trentino, Trento, Tipografia interna francescani, 1947.
  • Le peripezie di un libro trentino del ’700, in “Atti della Accademia Roveretana degli Agiati”, s. 5, 3 (1954), pp. 63-76.

Fonti su Angelo Orazio Dellantonio

  • Trento, Archivio Storico della Provincia Tridentina dei Frati Minori, Archivio Curia Provinciale, b. VIII A, ff. 458, 458b.
  • Trento, Fondazione Biblioteca San Bernardino, ms. 993.
  • Rovereto, Archivio dell’Accademia roveretana degli Agiati, scatola 117, f. 709.2.

Bibliografia su Angelo Orazio Dellantonio (in ordine cronologico)

  • È morto il francescano padre Orazio Dellantonio, in “L’Adige”, 3 gennaio 1958, p. 5.
  • È deceduto padre Orazio Dellantonio, in “Il Gazzettino”, 3 gennaio 1958, p. 5.
  • Religioso defunto, in “Vita Trentina”, 9 gennaio 1958, p. 5.
  • Un devoto e commosso ricordo di padre Orazio Dell’Antonio, in “L’Adige”, 17 gennaio 1958, p. 6.
  • Cristoforo Endrizzi OFM, necrologio di padre Orazio Dellantonio, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 37 (1958), pp. 164-165.
  • Ferruccio Trentini, Necrologie dei soci dell’Accademia Roveretana degli Agiati scomparsi negli anni 1958-1964, in “Atti dell’Accademia Roveretana degli Agiati”, s. 6, 4 (1964), fasc. B, p. 145.
  • Eliseo Onorati OFM, I frati di Cavalese con la gente di Fiemme, Trento, Biblioteca Padri Francescani, 1990, pp. 116 (fotografia), 117-119 (profilo biografico).
  • Due frati a colloquio, a cura di Raffaele Centi OFM, Trento, Artigianelli, 1999.
  • Remo Stenico OFM, I Frati Minori a san Rocco di Rovereto, Trento, Biblioteca san Bernardino, 2004, p. 312.

 

Paolo Dalla Torre