DBST Ausserer Carl sr

Bolzano, 23 settembre 1844 – Siusi allo Sciliar [Bz], 5 ottobre 1920

Figlio di un armaiolo originario di Senale-San Felice (Bz) in val di Non, Carl Ausserer ottenne la maturità classica al Ginnasio Liceo di Trento nel 1866 e nello stesso anno, studente universitario a Innsbruck, si arruolò nella Schützenkompanie accademica per combattere contro l’Italia nella Terza guerra di indipendenza. Nel 1868 iniziò a lavorare come supplente nel Ginnasio di Rovereto e l’anno successivo conseguì a Innsbruck l’abilitazione all’insegnamento di scienze naturali, matematica e fisica. Iniziò quindi la carriera di docente prima all’Accademia di commercio e nautica di Trieste e dal 1875 al Ginnasio di Troppau (Opava). Godendo di larghi mezzi finanziari, nel 1878 si ritirò a vita privata, conseguì la laurea in filosofia all’Università di Cracovia e poco dopo si sposò con Auguste Elisabeth Eurich vedova Stein.
Negli anni trascorsi come insegnante si dedicò allo studio delle scienze naturali e soprattutto dell’entomologia, pubblicando alcuni articoli, ma, dopo il ritiro dalla professione, nel 1880 acquistò la tenuta di Oberlichtenwald sulla Sava e dal 1884 al 1888 fu rappresentante dei proprietari fondiari della Stiria nella Dieta, mentre dal 1885 al 1889 fu membro del Parlamento.
Insoddisfatto dell’esperienza politica, cominciò a occuparsi di ricerca storica con particolare riguardo per la storia del Tirolo. Grazie a frequenti viaggi ed escursioni attraverso l’intero territorio riuscì a individuare le sedi di numerosi castellieri preistorici, molti dei quali nel medioevo divennero residenze delle famiglie nobili, e la pubblicazione dei risultati di tali ricerche nel 1903 riportò il suo nome all’attenzione del pubblico. Fondamentale fu la collaborazione con lo storico trentino Desiderio Reich che condivise con lui i medesimi interessi scientifici e lo convinse ad intensificare il proprio impegno nella ricerca. Frutto del lavoro di quegli anni furono gli studi dedicati alla nobiltà della val di Non, ai Lodron, ai castelli di Stenico, Grumes, Castelcorno e Pergine, pubblicati tra il 1899 e il 1916. Raccolse anche una ricca biblioteca di argomento trentino e una completa collezione di stemmi, diventando nel 1901 socio corrispondente dell’Accademia roveretana degli Agiati.
Rimasto vedovo nel 1902, visse a Vienna dove continuò la sua attività di ricerca e divenne membro della Anthropologische Gesellschaft, del Deutscher Schulverein ed entrò nella direzione della Heraldische Gesellschaft “Adler”. Nel 1906 durante un soggiorno a Innsbruck fu vittima di un colpo apoplettico da cui tuttavia si riprese.
Tedesco di sentimenti ma rispettoso dell’italianità del Trentino, visse con preoccupazione gli sviluppi e gli esiti della Prima guerra mondiale. Nell’estate del 1919 lasciò Vienna e si trasferì a Siusi allo Sciliar, progettando di spostare a Bolzano o Merano anche le sue collezioni di materiali trentini e tirolesi, ma la morte gli impedì di realizzare il suo disegno.

Opere principali (in ordine cronologico)

  • Der Adel des Nonsberges. Sein Verhältnis zu den Bischöfen und zu den Landesfürsten, seine Schlösser, Burgen und Edelsitze, seine Organisation, Freiheiten und Rechte, die “Nobili rurali” (Separatabdruck aus dem Jahrbuche der k.k. Heraldischen Gesellschaft “Adler”, 1899), Wien, Gerold, 1900 (Separatabdruck aus dem Jahrbuche der k.k. Heraldischen Gesellschaft “Adler”, 1899; trad. it.: Le famiglie nobili nelle Valli del Noce: rapporti con i vescovi e con i principi, castelli, rocche e residenze nobili, organizzazione, privilegi, diritti, i nobili rurali, trad. di Giulia Anzilotti Mastrelli, Malé, Centro studi per la Val di Sole, 1985).
  • Neu entdeckte Wallburgen (Caslir) in Wälschtirol, in “Zeitschrift des Ferdinandeums für Tirol und Vorarlberg”, 3. Folge, 47 (1903), pp. 290-292.
  • Die Herrschaft Lodron im Mittelalter, bis zum Untergange der älteren Linie von Castelromano, in “Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft ‘Adler’ in Wien”, 15 (1905), pp. 1-62 (trad. it.: La signoria dei Lodron nel Medioevo, a cura di Gianni Poletti, Storo, Il Chiese, 1987 = “Passato Presente. Contributi alla storia della Val del Chiese e delle Giudicarie”, 11 [ottobre 1987]).
  • Schloss Stenico in Judicarien (Süd Tirol), seine Herren und seine Hauptleute, in “Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft ‘Adler’ in Wien”, 18 (1908), pp. 1-96 (trad. it.: Il castello di Stenico nelle Giudicarie coi suoi signori e capitani, versione italiana per cura di Giulia Mondini ved. Martinelli, Trento, Scotoni e Vitti, 1911).
  • Schloss und Gericht Grumesberg, in “Zeitschrift des Ferdinandeums für Tirol und Vorarlberg”, 3. Folge, 54 (1910), pp. 189-233 (trad. it.: Castello e giurisdizione di Grumes, in “Civis. Studi e testi”, 2 [1978], pp. 1-31).
  • Die Herren von Schloss und Gericht Castelcorno in Lagertale (Vallagarina), in “Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft ‘Adler’ in Wien”, 21 (1911), pp. 1-82 (trad. it.: I signori del castello e della giurisdizione di Castelcorno in Vallagarina, traduzione di Q. Perini, E. Tamanini, in “San Marco”, 3 [1911], nn. 2-3, pp. 57-109).
  • Persen-Pergine. Schloss und Gericht. Seine Herren, seine Hauptleute, seine Pfleger und Pfandherren. Mit einem Anhange über das Bergwesen, Wien, Gerold, 1915-1916 (Sonderabdruck aus dem XXV. und XXVI. Bände des Jahrbuches der k.k. Heraldischen Gesellschaft “Adler”; trad. it.: Castello e giurisdizione di Pergine: i signori, i capitani, gli amministratori e i signori pignoratizi, traduzione di Giulia Mastrelli Anzilotti; introduzione di Maria Garbari, Pergine Valsugana, Associazione Amici della storia, 1995.

Bibliografia su Carl Ausserer sr (in ordine cronologico)

  • F[rancesco] M[enestrina], I nostri morti. Carlo Ausserer, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 1 (1920), p. 355.
  • Oswald Menghin, Karl Ausserer, in “Der Schlern”, 1 (1920), pp. 337-339.
  • Ettore Tolomei, Commemorando Carlo Ausserer, in “Archivio per l’Alto Adige”, 16 (1921), p. 417.
  • Ausserer Carl, in Österreichisches Biographisches Lexikon, 1, Graz, Böhlau, 1957, p. 38.
  • Josef Nössing, Südtirols Beitrag zur Geschichtsforschung (1850-1977), in “Der Schlern”, 51 (1977), p. 286.
  • Eduard Widmoser, Ausserer, Dr. Carl, in  Südtirol A-Z, 1, Innsbruck-München,  Südtiroler Verlag, 1982, p. 100.
  • Maria Garbari, Storiografia e lotte nazionali nell’età di Carl Ausserer, in Carl Ausserer, Castello e giurisdizione di Pergine: i signori, i capitani, gli amministratori e i signori pignoratizi, traduzione di Giulia Mastrelli Anzilotti; introduzione di Maria Garbari, Pergine Valsugana, Associazione Amici della storia, 1995, pp. 9-26.
  • Ausserer Carl, in Un secolo di vita dell’Accademia degli Agiati (1901-2000). I Soci, a cura di Gauro Coppola, Antonio Passerini, Gianfranco Zandonati, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 2003, pp. 55-56.
  • Franz Adlgasser, Die Mitglieder der österreichischen Zentralparlamente 1848-1918: konstituierender Reichstag 1848-1849: Reichsrat 1861-1918. Ein biographisches Lexikon, 1, Wien, Österreichische Akademie der Wissenschaften, 2014, p. 33.

Marco Bettotti