Taio, 22 dicembre 1849 – Trento, 18 febbraio 1913

Riccardo Desiderato Demetrio Reich nacque il 22 dicembre 1849, figlio di Giuseppe e di Innocenza Bergamo. Avviato agli studi classici, dal 1872 completò la propria formazione all’Università di Vienna, laureandosi in storia e geografia. Tornò a Trento nel febbraio 1875 e quindi si dedicò all’insegnamento, prima nelle scuole tecniche di Rovereto e poi in quelle ginnasiali di Trento. Nel 1872 aveva svolto servizio militare partecipando con il grado di unterjäger alle manovre di Mezzolombardo e Cles nella “gabbavalleria” tirolese, come ebbe a scrivere in una lettera all’amico, compagno di studi universitari e funzionario dell’amministrazione comunale cittadina, Vincenzo Casagrande. Si trattò di un’amicizia che lo accompagnò per un quarantennio, alla quale possiamo affiancare quella con Carl Ausserer sr., naturalista diventato storico, deputato al Parlamento di Vienna, con il quale per molte estati percorse le valli della Provincia, alla scoperta di paesi, castelli e castellieri.
Nel 1884 sposò a Mezzocorona Iginia de Eccher. Praticò la docenza fin quasi alla morte, che lo colse improvvisamente per una “emorragia cerebrale fulminante” il 18 febbraio 1913.
Proveniente da una agiata famiglia di possidenti terrieri, Reich entrò presto in una sorta di conflitto con il mondo in cui aveva le proprie origini di “notabile valligiano”: ce ne dà testimonianza la già citata corrispondenza con Casagrande, mostrandoci negli anni un Reich talvolta pronto a giudicare con sufficienza, e talora con disamore, le proprie radici, anche a causa di dissidi continui per via di un’eredità contrastata (forse anche per l’estrema parsimonia che lo caratterizzava) e l’insofferenza verso il conservatorismo paesano. Ma a pesare fu soprattutto la scelta radicale di immedesimare la propria vita e i propri studi con l’ambiente cittadino, relegando la terra anaune a luogo di villeggiatura estiva.
Reich si avvicinò fin dall’epoca del suo ritorno da Vienna, nel 1875, ai circoli liberali, frequentando assiduamente la casa dell’avvocato Augusto Panizza, esponente di punta dell’Associazione nazionale-liberale trentina, fondata l’anno prima da Giovanni a Prato in risposta alle posizioni sempre più conservatrici dell’episcopato trentino e del partito clericale.
Pure fu una sorta di impulso patriottico a spingere Reich alla ricerca storica: in questo senso la sua posizione dialettica rispetto alla storiografia tirolese lo portò a occuparsi della storia statutaria trentina come pure di tradizioni locali, di aristocrazia trentina e storia delle pievi, spaziando su un arco temporale amplissimo e basandosi oltre che sulla ricerca archivistica, sugli esiti degli studi in campo archeologico, linguistico e toponomastico. Il tutto in un contesto teso a portare in luce gli elementi latini e quindi italiani presenti nella vicenda storica trentina. La produzione scientifica di Reich fu testimone di come la cultura trentina avversò talune iniziative nate nell’ambito tirolese di lingua tedesca di stampo pangermanistico. Un’assiduità che lo portò a criticare l’inettitudine, a suo giudizio, dell’azione di altri intellettuali liberali, come quelli che come lui collaboravano al periodico “Archivio Trentino”. Un contrasto che Reich notava soprattutto in paragone all’organizzazione che a Innsbruck, intorno al Landesmuseum Ferdinandeum, con il museo, la biblioteca e la rivista, favoriva l’azione degli storici.
Tale impegno, condotto non come professione ma nel tempo non occupato dall’impegno scolastico, portò Reich a pubblicare oltre cento opere tra il 1873 e il 1913, con una produzione che divenne intensissima a partire dall’inizio del Novecento e fino alla morte, pubblicata su un gran numero di riviste trentine.
Di grande importanza è l’archivio di Desiderio Reich, conservato nella Biblioteca comunale di Trento (BCT12). Esso è stato organizzato dall’archivista Fiammetta Baldo in otto serie: carteggio, documenti personali, studi, documenti raccolti per alcuni studi, regesti, documenti membranacei di varia provenienza, miscellanea, lettere inviate ad alcuni membri della famiglia Reich. L’archivio comprende documenti che coprono un arco temporale che va dal 1433 al 1926.

Opere principali (in ordine cronologico)

 

  • Del più antico statuto della città di Trento, in “Programma dell’I.R. Ginnasio superiore di Trento”, a. scol. 1888-1889, pp. 3-56.
  • Il secondo statuto dei sindici del Comune di Trento, in “Programma dell’I.R. Ginnasio superiore di Trento”, a. scol. 1890-1891, pp. 3-36.
  • Il basilisco di Mezocorona o Mezotedesco, in “Programma dell’I.R. Ginnasio superiore di Trento”, a. scol. 1891-1892, pp. 3-24.
  • La lingua nel piano del Nôs, in “Atti dell’I.R. Accademia di scienze lettere ed arti degli Agiati in Rovereto”, s. 3, 2 (1896), pp. 256-308.
  • L’Anaunia antica, in “Archivio Trentino”, 14 (1898), pp. 17-28.
  • Nobiliare trentino, in “Programma dell’I.R. Ginnasio superiore di Trento”, a. scol. 1895-1896, pp. 3-46.
  • I luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole, in “Programma dell’I.R. Ginnasio superiore di Trento”, a. scol. 1901-1902, pp. 3-37.
  • Sul confine linguistico nel secolo XVI: a Pressano, Avisio, S. Michele, Mezocorona, in “Atti dell’I.R. Accademia di scienze lettere ed arti degli Agiati in Rovereto”, s. 3, 12 (1906), pp. 109-176.
  • Codex Clesianus. Regesta (con p. Marco Morizzo), in “Rivista Tridentina”, annate 1907-1912.
  • Rodolfo de’ Belenzani e le rivoluzione trentine (1407-1409): tradizione e storia, in “Tridentum”, 10 (1907), pp. 1-38. 

Bibliografia su Desiderio Reich 

  • Sergio Benvenuti, L’opera storiografica di Desiderio Reich, in “Archivio Trentino”, s. 4, 46 (1997), pp. 91-106.
  • L’eredità culturale di Desiderio Reich (1849-1913), Atti degli incontri di studio. Trento, Taio, Mezzocorona: 5, 7, 12 maggio 1999, Trento, Biblioteca comunale, 2000: con saggio introduttivo sull’archivio di Fabrizio Leonardelli (pp. 133-144), inventario dell’archivio a cura di Fiammetta Baldo (pp. 145-179) ed elenco completo delle opere a cura di Silvano Groff (pp. 181-190).

Alberto Mosca