Francesco Ambrosi

(Borgo Valsugana, 1821 – Trento, 1897)

Francesco Carlo Lorenzo Ambrosi nacque a Borgo Valsugana il 17 novembre 1821, figlio di Giuseppe Ambrosi e Camilla Stainer. Come egli stesso scrisse nel breve profilo autobiografico all’interno della sua opera Scrittori ed artisti trentini, “crebbi contrastato dai vecchi pregiudizj di famiglia che volevano fare di me un sacerdote, e dal bisogno altamente sentito di darmi allo studio, senza legare preventivamente la mia individuale libertà. Chiesi, e non ottenni, d’uscire di patria a fine di percorrere i corsi regolari del ginnasio, onde presi la risoluzione di fare da me rendendomi autodidatta”. Gli furono di aiuto, mediante suggerimenti di letture e “buoni consigli” due religiosi, l’eremitano Francesco Dall’Orsola e il francescano Camillo Terzi d’Alzano.

Le discipline che più lo interessavano erano la storia, la filosofia, le scienze naturali e in particolare la botanica. Raccolse un importante erbario e pubblicò una piuttosto ampia bibliografia. L’opera più prestigiosa da lui prodotta fu Flora del Tirolo meridionale, iniziata nel 1854 e proseguita a puntate fino al 1857: rimase incompiuta per ragioni economiche. Dal suo ricchissimo epistolario, di cui cospicua parte è conservata nella Biblioteca comunale di Trento si evince che intrattenne corrispondenza con importanti studiosi di ambito naturalistico del suo tempo quali Filippo Parlatore, Jacques Etienne Gay, Alberto Parolini, Antonio Bertoloni. Fu membro di importanti sodalizi di studi scientifici: tra questi, la Società zoo-botanica di Vienna, la Società botanica di Ratisbona, la Società di Orticoltura del Litorale, l’Accademia di Agricoltura di Verona. Sono inoltre da menzionare alcuni riconoscimenti attribuitigli quali la medaglia d’argento ricevuta dal Museo di Fisica e Storia naturale di Firenze nel 1850, quella d’oro dall’Associazione dei Benemeriti Italiani di Palermo nel 1876 e la medaglia scientifica internazionale dall’Académie internationale de géographie botanique di Le Mans nel 1894.

Nel 1864 – su proposta dell’avvocato Carlo Dordi, consigliere municipale e suo compaesano e amico – fu chiamato a dirigere la Biblioteca e il Museo civici di Trento. Rimase alla guida dei due istituti culturali cittadini fino alla morte, avvenuta il 9 aprile 1897. Durante la sua direzione avvenne, nel corso del 1873, il trasloco dalla sede da Palazzo a Prato, in via Santissima Trinità, a Palazzo Thun in via Belenzani. A motivo della sua formazione in un primo tempo si rivelò attento in particolare al Museo, aprendolo al pubblico ogni giovedì e ogni giornata festiva; ne accrebbe il patrimonio sollecitando doni da parte dei cittadini (va detto che diede il buon esempio donando il suo erbario) ma anche per mezzo di acquisti: al proposito va senz’altro citata la Tavola Clesiana nel 1879.

La maggior propensione verso l’attività del museo non gli impedì però di avere a cuore anche lo sviluppo delle attività della biblioteca, anche se i rapporti con il Municipio non furono sempre buoni. Si occupò di redigere un catalogo per materie in nove volumi e mise in pratica nel 1869 l’istituzione di una “pubblica cattedra per lezioni libere e popolari”, che era prevista dallo statuto della Biblioteca: da queste lezioni nacque probabilmente la decisione di occuparsi in maniera più continuativa degli studi storici, come si può desumere scorrendo i titoli presenti nella sua bibliografia. Nel 1882 fu tra i più convinti sostenitori della nascita della rivista “Archivio Trentino”, che divenne l’organo della Biblioteca di Trento fino al 1914. Alcuni dei suoi scritti storici furono pubblicati proprio in tale rivista, oltre che su “Archivio Veneto” e “Archivio Storico Italiano”. Le sue opere storiche più significative furono Scrittori ed artisti trentini e Commentari della storia trentina. Nel recensire la riedizione dei Commentari (1983) Maria Garbari definì l’opera di Ambrosi “un passaggio obbligatorio per gli studiosi degli avvenimenti locali, sia per la ricchezza di notizie, sia per l’organicità della stesura che si snoda intorno a un preciso modo di intendere la storia […] si trasforma in testimonianza politica e civile, non solo nel senso dell’italianità, ma anche per la fede in un incivilimento che è trionfo sul pregiudizio ed arricchimento di libertà intellettuali e sociali, fino a portare l’autore a sovrapporre l’ideologia ai fatti”.

 

Opere pricnipali (in ordine cronologico) 

  • Flora del Tirolo meridionale, ossia, Descrizione delle specie fanerogame che crescono spontanee sopra il suolo trentino, Padova, Sicca, 1854-1857.
  • Prime letture popolari di storia d’Italia fatte nel locale delle scuole serali di Trento durante i mesi di gennaio, febbraio e marzo del 1869, Trento, Monauni, 1869.
  • Bernardo Clesio e la guerra rustica nel Trentino, Trento, Küpper-Fronza, 1870.
  • Il Trentino nel Cinquecento: narrazione storica, in “Archivio Storico Italiano”, s. 3, 22 (1875), pp. 264-281, 461-478.
  • Il medio evo trentino: memoria, in “Archivio storico italiano”, s. 4, 3 (1879), pp. 413-435; 4 (1879), pp. 74-87, 385-393.
  • La Valsugana descritta al viaggiatore, Borgo Valsugana, Marchetto, 1880.
  • Di Pietro Andrea Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino; aggiuntevi due lettere di lui al Cardinale Cristoforo Madruzzo P.V. di Trento: note biografiche, in “Archivio Trentino”, 1 (1882), pp. 49-61.
  • Scrittori ed artisti trentini, Trento, Zippel, 1883.
  • Carlo Emanuele Madruzzo e la stregoneria: appunti di storia trentina, in “Archivio Veneto”, 32 (1886), pp. 63-83.
  • Commentari della storia trentina: con un’appendice di notizie e documenti, Rovereto, Sottochiesa, 1887.

 

Bibliografia su Claudio Leonardi 

  • Pier Andrea Saccardo, Francesco Ambrosi: cenni biografici, in “Bullettino della Società veneto-trentina di scienze naturali”, 6 (1898), pp. 117-119.
  • Giuseppe Dalla Fior, Francesco Ambrosi, in “Natura alpina”, 5 (1954), n. 3, pp. 6-9.
  • Antonio Zanetel, Francesco Ambrosi, in Dizionario biografico di uomini del Trentino sud-orientale, Trento, Alcione, 1978, pp. 19-23.
  • Fabio Garbari, Gino Tomasi, Francesco Ambrosi: un ricordo a cento anni dalla morte, in “Natura alpina”, 49 (1998), n. 3, p. 19-24.
  • Martina Errigo, “Vantaggio e onore al paese”. Francesco Ambrosi e la Biblioteca Comunale di Trento (1864-1897), tesi di laurea, relatore Silvano Groff, Università degli Studi di Trento, a. acc. 2007-08.
  • Isabella Magnani, Scienza, letteratura e patria. Francesco Ambrosi (1821-1897) lettore di Dante, tesi di laurea, relatore Luca Ciancio, Università degli Studi di Verona, a. acc. 2008-09.
  • Andrea Butterini, “Mi obbligherebbe assai, se mi fosse tanto cortese da cooperare ad una mia pubblicazione …”: corrispondenze tra Francesco Ambrosi, Tommaso Gar e Giovanni Battista Sardagna (1854-1888), tesi di laurea, relatore Andrea Giorgi, Università degli Studi di Trento, Trento, a. acc. 2008-09.

 

Giovanni Delama