Trento, 1935 – 2020

Nasce a Trento il 5 gennaio 1935 da Alberto, funzionario Itas, e da Anna Caviola, originaria della val di Fiemme. Frequenta il Liceo Classico Giovanni Prati, nel capoluogo trentino, maturandosi nell’anno 1953. Si sposta quindi a Pavia, dove si laurea in storia contemporanea nel 1957, con una tesi dedicata alla vita culturale di Trento nei primi anni del Novecento.

La sua carriera professionale lo conduce nel settore del giornalismo, all’interno del quale percorre l’intero cursus honorum, dagli inizi all’“Adige” di Flaminio Piccoli e presso la sede regionale della Rai, agli incarichi presso i giornali locali, dei quali assumerà in sequenza la direzione: dal 1976 al 1980 quella dell’“Alto Adige” a Bolzano, quindi dal 1981 al 1984 quella dell’“Adige” a Trento. Al di là degli incarichi operativi, si segnala l’impegno negli organismi associativi e di autotutela dei professionisti del settore: è il primo presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige (1972-1977), quindi segretario e poi presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine nazionale dei giornalisti (rispettivamente 1986-1991 e 1991-1995). Un ruolo interpretato con atteggiamento etico e fattivo, come mostra tra l’altro l’approvazione, durante il suo mandato, della Carta dei doveri del giornalista.

Nella sua veste di cronista, osservatore e commentatore delle complesse vicende della politica e della società regionale, è sempre molto attento alla prospettiva storica e diacronica, spingendosi a sostenere, in un discorso del 1994, che “il giornalista è lo storico del presente, colui che scrive la storia nel momento in cui i fatti accadono”.

Questa sensibilità fa sì che non perda mai di vista né il dialogo fecondo con la comunità degli storici operante sul territorio, né la pratica concreta della ricerca storiografica sui temi più attinenti ai suoi interessi professionali, civili e politici. Dopo sporadiche pubblicazioni storiche nei primi anni della carriera giornalistica, è negli anni Settanta, animati dal dibattito sull’autonomia scaturito dal secondo Statuto e dall’approdo a Trento di storici accademici, che Faustini intensifica i propri studi. Entra in contatto sia con l’Istituto storico italo-germanico di Paolo Prodi, sia con la Società di Studi Trentini di Umberto Corsini, per la cui rivista pubblica due saggi dedicati alla questione dell’Università italiana in Austria e al convegno modernista di Molveno del 1907. Non è difficile indovinare, dietro questi temi di ricerca, l’azione congiunta della tradizione “irredentista” e liberale della Società di Studi Trentini e delle suggestioni cattolico-democratiche degli ambienti accademici locali.

In virtù di questi lavori, nel 1976 è aggregato alla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche dove stringe uno stretto connubio, oltre che con Corsini, anche con monsignor Iginio Rogger, Lia De Finis, Sergio Benvenuti e altri studiosi. Con la Società di Studi Trentini pubblicherà altri importanti saggi e collaborerà anche istituzionalmente prestando la sua firma, dal 1999 al 2020, come direttore responsabile delle due riviste della società, “Studi Trentini di Scienze Storiche – Sezione prima” (dal 2011 “Studi Trentini. Storia”) e “Studi Trentini di Scienze Storiche – Sezione seconda” (dal 2011 “Studi Trentini. Arte”). Analogo servizio presta per gli Atti dell’Accademia Roveretana degli Agiati.

Per i suoi meriti di studioso e di esponente della cultura trentina ricopre inoltre gli incarichi di presidente del Museo degli Usi e Costumi di San Michele, dal 1987 al 1989; di vicepresidente dell’Associazione Museo Storico del Trentino e di membro del Comitato di indirizzo della Fondazione Museo Storico; e infine di presidente dell’Associazione culturale Antonio Rosmini, dal 2015 al 2018.

Come “storico giornalista” (Paolo Prodi), Faustini affronta nella sua vicenda intellettuale alcuni temi centrali nella definizione della memoria e delle pratiche politiche regionali. Ne segnaliamo quattro, in particolare.

In primo luogo, la storia del giornalismo trentino e altoatesino, affrontata in una dozzina di contributi tra i quali alcune monografie e diversi profili di giornalisti, da Cesare Battisti a Ettore Tolomei, da Oreste Ferrari a Roberto Suster, da don Giulio Delugan a Piero Agostini,da Flaminio Piccoli a Umberto Corsini.

In secondo luogo, la storia dell’autonomia, delle prospettive politiche e delle modalità della convivenza tra Nord e Sud, tra componente trentina, altoatesina di lingua italiana e sudtirolese di lingua tedesca all’interno dell’assetto regionale. E, complementarmente a questo tema, quello non meno dirimente del rapporto tra la nuova regione e le sue due province e il Tirolo, inteso sia come Tirolo del Nord (Land austriaco), sia come il “grande Tirolo” della tradizione asburgica.

In terzo luogo, le biografie di due personaggi evidentemente iconici agli occhi dello studioso, ciascuno a modo suo: Andreas Hofer, oggetto di due corposi lavori, e padre Emilio Chiocchetti, l’intellettuale francescano fondatore della “Rivista Tridentina”.

Infine, un ampio interesse verso le storie delle comunità trentine, in particolare quelle della valle di Non (Cagnò, Revò, Rumo, Sanzeno), indagate nella loro identità contemporanea attraverso il ricorso a modalità di ricerca come l’intervista e la storia sociale e dell’associazionismo.

Opere principali (in ordine cronologico)

 

  • Il Trentino e l’università italiana in Austria, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 54 (1975), pp. 289-318.
  • Il convegno di Molveno del 1907 e il modernismo nel Trentino, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 55 (1976), pp. 175-199.
  • L’economia dell’Alto Adige tra le due guerre, Trento, Publilux, 1985.
  • Trentino e Tirolo dal 1000 al 1900: breviario storico dell’autonomia, Trento, Publilux, 1985.
  • Giornali e movimenti politici nel Trentino dal 1918 al 1926, in “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione prima”, 71 (1992), pp. 67-124, 261-320.
  • Storia dell’autonomia del Trentino-Alto Adige, Trento, Publilux, 1995.
  • Giornali e giornalisti nel Trentino a cavallo dei due secoli 1989-2002, Trento, Pancheri, 2003.
  • Rumo. Storia e storie di una comunità alpina, Trento, Publilux, 2004.
  • (con Sergio Benvenuti) Emilio Chiocchetti: un filosofo francescano di fronte alle sfide del Novecento. Antologia, scritti di filosofia e cultura, Trento, Pancheri, 2006.
  • Andreas Hofer: la storia, il mito, Trento, Artimedia, 2009.

Bibliografia su Gianni Faustini

  • L’Adige, il giornale dei trentini: 1946-2006, supplemento a “L’Adige”, 17 dicembre 2006.
  • Daniele Benfanti, Gianni Faustini, Fondazione Museo Storico del Trentino, 2016 (con ampia bibliografia aggiornata).
  • Marcello Bonazza, Giovanni Battista (Gianni) Faustini, “Studi Trentini. Storia”, 100 (2021), pp. 289-293

Marcello Bonazza