18 febbraio 1859 – 12 giugno 1930

Guido Giuseppe Suster nacque a Strigno da Giacomo, originario di Lavarone, e da Francesca (Fanny) Weiss. Compiuti gli studi superiori a Trento, si iscrisse all’Università di Vienna, dove rimase per un anno, trasferendosi poi a Bologna e laureandosi infine a Roma, in lettere, nel luglio 1884.
Dopo avere insegnato presso il ginnasio di Reggio Calabria e presso il ginnasio Umberto I di Roma, nel 1891 abbandonò la scuola per stabilirsi nel paese d’origine e dedicarsi all’amministrazione dei beni di famiglia e allo studio. Nel 1890 si era sposato con Adele Avanzo, dalla quale ebbe negli anni sei figli: Cornelia (1890), Guglielmo (1892), Tullia (1894), Elena (1896), Ortensia (1901) e Consalvo (1905).
Fervente irredentista, aderì alle maggiori associazioni ‘nazionali’ trentine. Amante della cultura classica, fatte salve alcune prove letterarie si dedicò prevalentemente a studi storici di storia locale, valsuganotta in particolare, collaborando con alcune tra le maggiori riviste trentine, e non solo, dell’epoca: “Tridentum”, “Archivio Trentino”, “Atti dell’Accademia roveretana degli Agiati”, “Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino”, “Archivio per l’Alto Adige”. Nel 1915 fu tra gli studiosi trentini che la Deputazione veneta di storia patria volle ammettere tra i suoi soci (assieme a Lamberto Cesarini Sforza, Giovanni Oberziner, Quintilio Perini e Livio Marchetti).
Allo scoppio della Grande Guerra fu arrestato dalla gendarmeria austriaca e scontò due mesi di prigione per le sue posizioni filoitaliane. All’inizio del 1915 si trasferì con la famiglia dapprima a Bassano del Grappa, poi a Firenze. Nell’autunno dello stesso anno tornò a Strigno dopo che il 15 agosto vi erano entrate le truppe italiane e divenne sindaco del paese. La Strafexpedition austriaca del maggio 1916 costrinse la popolazione del paese e di tutta la Valsugana orientale all’esodo in varie località italiane. Suster fu l’ultimo a lasciare Strigno e raggiunse la famiglia in Toscana.
Al termine del conflitto rientrò in Valsugana, ridotta in macerie, ove trovò distrutta e saccheggiata anche la sua casa e dispersa la sua biblioteca. Si dedicò da subito e senza risparmio alla ricostruzione del paese, del quale tornò a essere sindaco (tra il gennaio 1922 e il settembre 1923), ricoprendo successivamente l’ufficio di commissario prefettizio fino all’aprile 1925. Pur potendo ormai dedicare poco tempo agli studi di storia – che sempre lo avevano appassionato e interessato –, nel 1919 fu tra i primi soci della neonata Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e nel 1921 divenne socio onorario della Deputazione veneto-tridentina di storia patria. Alla crisi del liberalismo trentino, cui aveva aderito fin da giovane, reagì aderendo al fascismo. Morì a Strigno il 12 giugno 1930.

 

Opere principali

  • Un cronista trentino del secolo XVI, in “Archivio Trentino”, 1 (1882), poi in Guido Suster, Alla benevolenza del lettore. Scritti scelti, a cura di Attilio Pedenzini, Vito Bertondello, Strigno, Croxarie, 2004, pp. 59-66.

  • I Trentini all’Università di Bologna nei secoli XVI e XVII, in “Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino”, 3 (1884-1886), pp. 99-110, poi in Guido Suster, Cesare Festi, Giuseppe Mondani, Studenti trentini all’Università di Bologna (dal 1200 al 1700), Trento, Centro culturale Fratelli Bronzetti, 1989, pp. 9-17.

  • Del castello d’Ivano e del borgo di Strigno. Notizie storiche, in “Archivio Trentino”, 5 (1886), pp. 33-78, poi in Guido Suster, Del castello d’Ivano e del borgo di Strigno. Notizie storiche. Con qualche aggiunta, Strigno, Litodelta, 1992.

  • Le origini del volgare di Valsugana bassa in documenti latini dei secoli XIII e XIV, in “Tridentum”, 3 (1900), pp. 49-75, 97-113, 156-172.

  • Delle due curtes trentine Navium e Sagum dell’anno 888. Nuova interpretazione storica con appendice, in “Archivio Trentino”, 16 (1901), pp. 13-33.

  • Di Antonio da Trento e dei suoi chiaroscuri, in “Archivio Trentino”, 17 (1902), pp. 5-32.

  • Francesco di Castellalto (1480?-1554), in “Archivio Trentino”, 20 (1905), pp. 1-16.

  • Gli Italiani alle antiche fiere di Bolzano, in “Archivio storico per l’Alto Adige”, 3 (1908), pp. 454-460.

  • Antichi fatti di cronaca trentina, in “Archivio Trentino”, 27 (1912), poi in Suster, Alla benevolenza del lettore, pp. 67-93.

  • Di un insigne incisore trentino quasi totalmente a noi sconosciuto, in “Studi Trentini”, 6 (1925), poi in Suster, Alla benevolenza del lettore, pp. 129-139.

Studi su Guido Suster

  • Lamberto Cesarini Sforza, Guido Suster, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 11 (1930), pp. 290-292.
  • Antonio Zanetel, Suster, Guido, in Dizionario biografico di uomini del Trentino sud-orientale, Trento, Alcione, 1978, pp. 321-325.
  • Attilio Pedenzini, Vito Bertondello, Appunti per una biografia di Guido Suster, in Suster, Alla benevolenza del lettore, pp. 7-56.

Ugo Pistoia