1920

All’inizio della sua storia la società di Studi Trentini non dispone di un proprio emblema, né sembra preoccuparsene. Le riviste escono con la semplice scritta “Rivista trimestrale della Società per gli Studi Trentini”.

1925

Alcuni soci – per es. il barone Silvio a Prato e il soprintendente Giuseppe Gerola – contribuiscono alla definizione dello stemma della nuova provincia italiana di Trento: l’aquila di San Venceslao innalzata sopra i tre passi alpini di Resia, Brennero e Dobbiaco, il tutto sormontato dal Capo di Savoia.

1928

La rivista introduce in copertina una Minerva romana, simbolo della latinità della Venezia Tridentina.

1931

Su proposta di Gerola, la Società si rinomina “Società di Studi per la Venezia Tridentina” e la rivista si dota di chiari rimandi al relativo stemma: a sinistra l’aquila di Trento, a destra i tre valichi sormontati dallo Stellone d’Italia per la provincia di Bolzano.

1934

Il nuovo Direttivo reimposta le copertine eliminando qualsiasi elemento figurativo e simbolico.

1964

Studi Trentini inaugura le copertine bianche con immagine. Non c’è tuttavia alcun logo.

1981

Entrambe le sezioni della rivista “Studi Trentini di scienze storiche” riportano al proprio interno un logo della Società, ispirato a quello sperimentato sulle coperte tra 1931 e 1933.

1988

Il logo di Studi Trentini, con l’aquila di San Venceslao e i tre passi, è ufficializzato nella modulistica e sulle copertine delle riviste e pubblicazioni della Società.

2010

Le riviste cambiano copertina e struttura. Al logo tradizionale si affianca il nuovo monogramma della Casa editrice.

2020

Le riviste cambiano nuovamente copertina. Con l’occasione il logo della Società viene nuovamente unificato e ripensato secondo stilemi contemporanei: l’Aquila di San Venceslao mantiene i suoi caratteri araldici, sparisce l’accenno regionalista e nazionalista ai tre valichi alpini, la scritta perde la V capitale.