Luigi Sette

(Lavis 1881 –  1960)

Figlio di Carlo, medico condotto e membro della Lega nazionale, e di Maria Cristellotti, conseguì la maturità classica al Ginnasio Liceo di Trento nel 1900, iscrivendosi quindi alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Graz. Al principio del periodo universitario collaborò con Cesare Battisti e Gino Onestinghel come conferenziere e propagandista e, durante frequenti soggiorni a Roma insieme con lo stesso Onestinghel e con Vincenzo Federici – in seguito docente di paleografia e diplomatica alla Sapienza – ebbe modo di completare la sua formazione storico-artistica di cui furono testimonianza i primi lavori pubblicati nel 1903 e nel 1905 sulla rivista battistiana “Tridentum”.

Laureatosi nel 1905, si diede alla professione di avvocato; vi affiancò un intenso impegno in seno a importanti istituzioni culturali del territorio. Fu infatti dal 1907 membro della direzione del Museo Diocesano Tridentino, nel 1914 socio corrispondente della Commissione Centrale delle Belle Arti di Vienna, membro della direzione della società Amici dell’arte cristiana nel 1922, e dal 1924 al 1926 presidente della Società per gli Studi Trentini, di cui era stato nel 1919 uno dei soci fondatori. Nello stesso 1926 intraprese la carriera notarile a Lavis dove lavorò fino al 1935, impegnandosi anche nella vita sociale ed economica della cittadina natale (fu sindaco della Cassa rurale, presidente dell’asilo infantile, del patronato scolastico, della fondazione dei Consorzi irrigui e della banda cittadina). Di quest’ultimo sodalizio, già presieduto dal padre, era stato nel 1919 uno dei rifondatori e per alcuni anni uno dei più assidui finanziatori; ciò fino all’1 settembre 1923 quando – dopo il decreto della questura di Trento che il 13 agosto aveva proibito alla banda di suonare in pubblico per aver più volte rifiutato di eseguire Giovinezza – l’intera direzione e i soci si dimisero testimoniando la propria indipendenza dal regime fascista.

Nel frattempo non aveva interrotto le sue collaborazioni con le riviste locali e il suo coinvolgimento nella vita associativa trentina: fu nella direzione della Lega nazionale, dal 1925 membro della Commissione diocesana per l’arte sacra, dal 1926 al 1934 revisore dei conti della Società per gli Studi Trentini, ispettore onorario ai monumenti nel 1927, dallo stesso anno socio dell’Accademia roveretana degli Agiati e nel 1928 socio onorario della Deputazione veneta di storia patria.

Nel 1935 trasferì la propria attività professionale a Mezzolombardo, dove rimase sino alla pensione nel 1954, e confermò il suo impegno nella promozione culturale del territorio mantenendo per lungo tempo la presidenza della società Amici dell’arte cristiana.

 

Opere principali (in ordine cronologico)

  • Frammenti di un affresco nella chiesa di San Giorgio di Giovo, in “Tridentum”, 6 (1903), pp. 449-458.
  • Fra Bartolomeo da Trento e alcuni codici a lui attribuiti, in “Tridentum”, 8 (1903), pp. 22-39.
  • Le pitture di San Leonardo di Lisignago, in “Tridentum”, 8 (1903), pp. 294-301.
  • La loggia del Romanino nel Castello del Buonconsiglio a Trento, in “Pro Cultura”, 3 (1912), pp. 218-228.
  • La pittura del Trecento e del Quattrocento nel Trentino e nell’Alto Adige, in “Trentino. Rivista della Legione trentina”, 5 (1925), pp. 99-107.
  • Note sull’arte di Giov. Batt. Lampi, in “Studi Trentini”, 6 (1925), pp. 192-203.
  • Relazione sull’attività del Consiglio agrario provinciale di Trento nel dopo-guerra, Venezia, Ferrari, 1925.
  • Il Giardino Bortolotti detto i Ciucioi in Lavis, in “Studi Trentini”, 8 (1927), pp. 162-167.
  • I giudici di Lavis, in “Studi Trentini”, 9 (1928), pp. 71-74.

Bibliografia su Luigi Sette (in ordine cronologico)

  • Sette Luigi, in Antonio Rossaro, Dizionario degli uomini illustri trentini (dattiloscritto inedito conservato presso la Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, Rovereto, Ms. 20.2-13, 1950 circa).
  • È deceduto a Lavis il notaio Luigi Sette, in “L’Adige”, 4 luglio 1960, p. 2.
  • Adolfo Cetto, Luigi Sette, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 39 (1960), pp. 297-303 (con bibliografia completa).
  • Ferruccio Trentini, Dott. Luigi Sette, in “Atti dell’Accademia roveretana degli Agiati”, s. 6, 4/B (1964), pp. 161-162.
  • Antonio Carlini, La Banda sociale di Lavis 1855-1991, Trento, Alcione, 1991, pp. 32-43.
  • Sette Luigi, in Un secolo di vita dell’Accademia degli Agiati (1901-2000). I Soci, a cura di Gauro Coppola, Antonio Passerini, Gianfranco Zandonati, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 2003, pp. 1002-1004.
  • Andrea Casna, Un dottore per l’autonomia. La storia di Carlo Sette, medico condotto a Lavis, on line, https://www.ilmulo.it/2020/01/18/un-dottore-per-lautonomista-la-storia-di-carlo-sette-medico-condotto-a-lavis/, consultato nel dicembre 2022.

Marco Bettotti