Pergine Valsugana, 15 gennaio 1931 – 19 maggio 2019

Figlia di Ezio – fratello di Tullio, pittore e poeta, e di Mario, che diciassettenne trovò la morte in battaglia dopo essersi arruolato nell’esercito italiano – crebbe in un ambiente ricco di stimoli culturali e si laureò nel 1955 a Firenze con Eugenio Garin con una tesi su I concetti di libertà e di proprietà nella politica di Rosmini; a fine anni Cinquanta animò il mensile liberale trentino di politica e attualità “La terza voce” (il suo impegno di collaborazione a giornali e periodici sarebbe poi stabilmente continuato). Fu insegnante presso il liceo Galilei; a quegli anni risale il suo saggio su Vittorio de Riccabona che fu pubblicato su “Studi Trentini” (1971) e che segnò l’avvio di una lunga attività di ricerca, fatta di decine di contributi e di centinaia di rassegne e recensioni che la mostrano attenta e critica osservatrice di quanto andava maturando nella cultura e nella storiografia trentina in un’epoca di rapide trasformazioni. A partire dal 1976 e per due decenni insegnò storia contemporanea presso l’Istituto universitario di lingue moderne di Feltre, dove dal 1984 al 1996 fu prorettrice.

Le sue ricerche hanno spaziato su vari temi di storia istituzionale, politica e culturale e si sono estese lungo un arco cronologico che dalla fine del Settecento arriva fino al secondo dopoguerra, dalle presenze giacobine all’assetto statale ottocentesco, dall’irredentismo alle vicende del primo dopoguerra, dal fascismo alle Opzioni fino alla Seconda guerra mondiale, dalla Resistenza al primo Statuto di autonomia; tra le persone che furono oggetto specifico di analisi, dopo il già citato Riccabona, si possono ricordare Scipio Sighele, Giovanni Battista a Prato, Tullio Garbari e soprattutto Alcide Degasperi. La sua attività si intrecciò con quella di Umberto Corsini (1914-1993), che fu a lungo suo maestro e poi compagno di ricerca.

Fece parte di tutti i principali enti di studio e ricerca locali e fu presidente del comitato scientifico che all’inizio del XXI secolo produsse la Storia del Trentino voluta dall’Istituto Trentino di Cultura; ma il suo impegno principale fu dedicato – soprattutto dopo la morte di Corsini – alla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche. Socia dal 1973, entrò in direzione nel 1977 e fu segretaria dal 1980 e presidente dal 1993 al 2010. Oltre a pubblicare sulla rivista della Società una parte cospicua della propria produzione scientifica, per “Studi Trentini” curò anche l’organizzazione di importanti convegni, tra i quali si possono ricordare quello storico-giuridico sulle autonomie e sulle minoranze (1978), Trento nell’età di Paolo Oss Mazzurana (1983), Autonomia e federalismo nella tradizione storica italiana e austriaca (1995), Simboli e miti nazionali tra ’800 e ’900 (1997), Alcide De Gasperi e la storiografia internazionale (2004), Archivi del Trentino-Alto Adige: giornata di studio e di confronto in onore di Albino Casetti (2006), cui seguirono di volta in volta la pubblicazione degli atti. In più occasioni si impegnò anche in ricerche e riflessioni sulla nascita e sulla storia della Società stessa. Negli ultimi anni collaborò ai “Quaderni Degasperiani per la storia dell’Italia contemporanea” e curò il suo ultimo volume, ossia la riedizione de La Divisione Medici nel Trentino di Tito Tabachi (2017).

Maria Garbari ha contribuito così a rinnovare profondamente la storiografia trentina, andando oltre il vecchio schema risorgimentale; lo ha fatto evitando sguardi provincialistici, rispettando lo spessore e la complessità dei personaggi e prestando costante attenzione alle fonti, anche quelle non conservate in sede locale. I risultati da lei raggiunti costituiscono una base solidissima per la conoscenza della storia della regione.

 

Opere principali

  • Vittorio de Riccabona (1844-1927): problemi e aspetti del liberalismo trentino, Trento, Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, 1972.
  • L’età giolittiana nelle lettere di Scipio Sighele, Trento, Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, 1977.
  • Il Circolo Trentino di Milano. L’irredentismo trentino nel Regno, Trento, TEMI, 1979.
  • L’irredentismo nel Trentino, in Il nazionalismo in Italia e in Germania fino alla prima guerra mondiale, a cura di Rudolf Lill, Franco Valsecchi, Bologna, Il Mulino, 1983, pp. 307-346.
  • Aspirazioni autonomistiche nei territori dell’Alpenvorland, in Tedeschi, partigiani e popolazioni nell’Alpenvorland (1943-1945), atti del convegno di Belluno, 21-23 aprile 1983, Venezia, Marsilio, 1984, pp. 57-103.
  • Giovanni a Prato e il mondo italiano, in “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s. 6, 24/A (1984), pp. 17-55.
  • Linguistica e toponomastica come difesa nazionale nella cultura trentina fra Otto e Novecento, in “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione prima”, 63 (1984), pp. 157-196.
  • Storia e storiografia nel Trentino nei secoli XVIII-XX: accademia e società, in Origini e funzioni delle istituzioni di studi storici regionali nell’ambito dell’Arge-Alp, atti del Convegno storico di Trento, 10-11 dicembre 1982, Trento, Provincia, 1984, pp. 175-246.
  • De Gasperi e il liberalismo, in De Gasperi e il Trentino tra la fine dell’’800 e il primo dopoguerra, a cura di Alfredo Canavero, Angelo Moioli. Trento, Reverdito, 1985, pp. 466-508.
  • Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in Storia del Trentino, 5: L’età contemporanea 1803-1918, a cura di Maria Garbari, Andrea Leonardi, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 13-164.

Bibliografia su Maria Garbari

  • Omaggio a Maria Garbari: in occasione del conferimento del Sigillo della Città di Trento, Trento, 16 novembre 2004, Trento, Comune, 2004 (con bibliografia fino a quel momento).
  • Lia De Finis, Maria Garbari: una vita dedicata agli studi storici, in “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione prima”, 84 (2005), pp. 695-699.
  • Fabrizio Rasera, Maria Garbari. Un ricordo, in “Studi Trentini. Storia”, 98 (2019), pp. 575-578.

 

Emanuele Curzel

[Immagine tratta da: https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/e-morta-maria-garbari-la-decana-degli-storici-del-trentino]