(Kufstein, 1822 – Natters [Innsbruck], 1864)

Figlio di Johann Georg e di Kreszentia von Froschauer, apparteneva a una famiglia attiva sul piano imprenditoriale e inserita nella vita politica e amministrativa di Kufstein, dove il padre era giudice distrettuale. Si formò a Innsbruck con studi di carattere prima umanistico e poi giuridico, perfezionati presso gli atenei di Padova e di Vienna (1843), ed entrò quindi nell’amministrazione del Land Tirol. Nel 1845 prese contatto con Albert Jäger, il monaco benedettino che in quel momento occupava tutte le cattedre storiche dell’Università di Innsbruck, e da lui imparò la metodologia della ricerca; Jäger riconobbe nel giovane allievo notevoli capacità e lo indirizzò allo studio della storia tirolese precedente all’inserimento della contea nella compagine asburgica (1363); nel 1848 lo interessò in particolare al Codex Wangianus, la cui versione trecentesca (Maior) era allora conservata presso il Landesmuseum Ferdinandeum.

Le qualità di Kink e l’entusiasmo con il quale affrontava la materia permisero al giovane funzionario, a partire dall’anno accademico 1848-49, di essere chiamato come libero docente a tenere conferenze all’Università. Tali lezioni ebbero un buon successo di pubblico, ma gli attirarono pure delle critiche; persino Jäger lo giudicò superficiale e frammentario. Esito a stampa di questo periodo furono il volume Akademische Vorlesungen, nel quale Kink pubblicò il testo di trenta conferenze dedicate alla storia del territorio tirolese, dall’età romana al 1369 (anno della morte di Margherita Maultasch e della fine della guerra con i bavaresi); e l’edizione del Codex Wangianus. Questo secondo lavoro – completato nel 1850 e pubblicato nel 1852 nella collana “Fontes Rerum Austriacarum” – era molto più meditato del primo. Per quanto i testi siano disposti in ordine cronologico (senza tener conto della struttura del manoscritto), l’edizione del Kink ha consentito a svariate generazioni di studiosi di accedere al contenuto dei documenti presenti nel cartulario trentino.

Un possibile sbocco accademico della carriera di Kink fu vanificato dal fatto che nel maggio 1851 il conte Leo Thun-Hohenstein, Ministro dell’Educazione e del Culto, lo trasferì a Vienna. Nella capitale asburgica Kink fu invitato dal ministro a scrivere una storia della locale Università, dalle sue origini trecentesche alla contemporaneità; ne uscirono tre volumi (1854) che permisero al suo autore anche di venire nominato membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze austriaca. Negli anni seguenti Kink fu trasferito a Troppau in Slesia (1854-55) e, nel 1856, a Trieste; gli impegni d’ufficio gli impedirono di compiere altre ricerche (al 1858 risale una modesta descrizione storica del duomo di Trento) e logorarono anche la sua salute. Indebolito da una malattia polmonare, morì improvvisamente nel 1864.

Scritti di Rudolf Kink

  • Akademische Vorlesungen über die Geschichte Tirols bis zur Vereinigung mit Österreich im Jahre 1369. Dreißig historische Skizzen, Innsbruck, Witting, 1850, 18532.

  • Codex Wangianus. Urkundenbuch des Hochstiftes Trient, Wien, Staatsdruckerei, 1852.

  • Geschichte der kaiserlichen Universität zu Wien, Wien, Gerold Sohn, 1854.

  • Die Domkirche zum heil. Vigilius in Trient. A: Historische Einleitung, in Mittelalterliche Kunstdenkmale des Österreichischen Kaiserstaates, 1, hrsg. von Gustav Heider, Stuttgart, Ebner & Seubert, 1858, pp. 152-155.

Scritti su Rudolf Kink (in ordine cronologico)

  • Kink, Rudolf, in Allgemeine Deutsche Biographie, 15, Leipzig, Duncker & Humblot, 1882, p. 770.

  • Nikolaus Grass, Rudolf Kink. Der Geschichtsschreiber der Universität Wien, in Beiträge zur Heimatkunde des nordöstlichen Tirol. Festschrift zum 70. Geburtstag Matthias Mayer’s, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 1954, pp. 227-268.

  • Kink Rudolf, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950, 3, Graz-Köln, Böhlaus Nachfolger, 1965, p. 334.

  • Gerhard Oberkofler, Die geschichtlichen Fächer an der Philosophischen Fakultät der Universität Innsbruck 1850-1945, Innsbruck, Universität, 1969, pp. 14-16.

  • Codex Wangianus. I cartulari della Chiesa trentina (secoli XIII-XIV), a cura di Emanuele Curzel, Gian Maria Varanini, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 27-29.

Emanuele Curzel