A. 94 (2015), 1

Umberto Corsini vent’anno dopo

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Emanuele Curzel, Lingue, identità e insegnamento della storia, pp. 5-7
Marco Bellabarba, Gian Maria Varanini, L’età medievale, l’età moderna: seconda conversazione sulla Storia del Trentino ITC, pp. 9-14
Marco Bettotti, Cecilia Nubola, Le Storie del Trentino a scuola, pp. 15-18
Gli scritti di Iginio Rogger sul caso del “Simonino”, a cura di Emanuele Curzel, introduzione di Diego Quaglioni, pp. 19-42

Umberto Corsini a vent'anni dalla scomparsa.
Mirko Saltori,Un'eredità storiografica. Umberto Corsini a vent'anni dalla morte, pp. 45-47
Mauro Nequirito, Il mestiere dello storico secondo Corsini: tra considerazioni teoretiche e prassi della ricerca, novità storiografiche ed esigenze divulgative, pp. 49-69
Andrea Di Michele, Umberto Corsini e gli studi sull'Alto Adige, pp. 71-78
Fabrizio Rasera, Appunti sull'eredità storiografica di Umberto Corsini, pp. 79-89
Davide Zaffi, Corsini e le minoranze, pp. 91-99
Vincenzo Calì, Umberto Corsini nella storia e nella storiografia trentina. Una testimonianza, pp. 101-102

SAGGI
Emanuele Curzel, Italo Franceschini, Marco Stenico, Serenella Baggio, La vertenza per il monte Oblino tra Arco e Drena in un documento inedito del 1190, pp. 105-158
Luca Ciancio, “Per questa via s’ascende a magior seggio”. Pietro Andrea Mattioli e le scienze mediche e naturali alla corte di Bernardo Cles, pp. 159-184
Gabriele Zancanella, Le tipografie di Trento fra il 1848 e il 1914, pp. 185-214
Giorgio Postal, La Commissione dei 19. Un passo decisivo verso l’autonomia della convivenza, pp. 215-243

NOTE E COMUNICAZIONI
Andrea Zanotti, Il principato di Trento come crocevia d’Europa, pp. 247-256
Emanuele Curzel, Bernardo Cles vescovo di Trento: appunti sull’impegno pastorale, pp. 257-268

LAVORI IN CORSO
Marcella Lorenzini, Il mercato informale del credito in area trentina e roveretana nella seconda metà del Settecento, pp. 271-279
Alberto Folgheraiter, Aurelio Nicolodi (1894-1950). Una luce nel buio dei giorni, pp. 281-284

RECENSIONI
Recensioni a cura di Quinto Antonelli, Francesca Brunet, Gianni Ciurletti, Mauro Hausbergher, Christian Zendri, pp. 287-310

VITA DELLA SOCIETÀ
In memoria di Klaus Brandstätter, Frumenzio Ghetta, Gino Tomasi, pp. 313-320[/vc_column_text][vc_tta_accordion active_section="1" collapsible_all="true" css=".vc_custom_1525416238142{margin-top: 55px !important;}"][vc_tta_section title="Abstract" tab_id="1525416166554-165942e1-f1cab592-9b3a"][vc_column_text]Emanuele Curzel, Italo Franceschini, Marco Stenico. Con una nota linguistica di Serenella Baggio, La vertenza per il monte Oblino tra Arco e Drena in un documento inedito del 1190
Edizione del documento presente su una pergamena conservata nella biblioteca del Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck. L’introduzione tratta le modalità e il contesto della redazione, le vicende archivistiche, il significato del testo sia per la ricostruzione del rapporto tra le comunità rurali e il vescovo, sia per la storia della gestione delle risorse del territorio. La nota di carattere linguistico analizza le deposizioni presentate nel corso del processo come esempi della lingua volgare parlata all’epoca, per quanto esse siano state tradotte in latino dal notaio.
Publication of a parchment document preserved at the library of the Landesmuseum Ferdinandeum in Innsbruck. The introduction focuses on the modality and background of the drafting, the archival events, and the text meaning for the reconstruction of the relationships between the rural communities and the bishop, as well as for the history of the management of land resources. The linguistic note analyses the depositions presented during the trial as instances of the vernacular that was spoken at that time, even though they were translated into Latin by the notary.

Luca Ciancio, “Per questa via s’ascende a magior seggio”. Pietro Andrea Mattioli e le scienze mediche e naturali alla corte di Bernardo Cles
L’articolo si propone di mettere a fuoco alcuni aspetti della cultura scientifica che circolava in Trentino nella prima metà del Cinquecento e di individuarne i rapporti con le attività di ricerca svolte da Pietro Andrea Mattioli, il grande botanico senese che nel 1528 diventò protomedico di Bernardo Cles e che rimase in Trentino fino al 1542. Numerosi elementi confermano l’ipotesi che tale periodo sia stato decisivo per la maturazione di un approccio avanzato all’indagine botanica e farmacologica, caratterizzato da forti elementi di discontinuità rispetto alla scienza naturale medievale e umanistica.
This article attempts to shed some light into the scientific culture that was spreading in Trentino during the first half of the sixteenth century. Particular attention is devoted to the research carried out by Pietro Antonio Mattioli, the Tuscan botanist who became, in 1528, court physician of cardinal Bernardo Cles. His fifteen-year stay in Trentino played a crucial role in setting the stage of his career as a prominent European naturalist and was crucial for the development of a modern approach to botany and pharmacology

Gabriele Zancanella, Le tipografie di Trento fra il 1848 e il 1914
Tra la metà dell’Ottocento e il primo Novecento, il quadro delle tipografie di Trento mostra nel suo evolversi dei mutamenti considerevoli, pur rispecchiando nel complesso il contesto tipico di una cittadina di provincia. Il numero degli stabilimenti aumentò sensibilmente, in linea con un progressivo incremento della produzione editoriale, soprattutto periodica, e gli sviluppi del settore che contraddistinsero quell’epoca. La stampa locale, stimolata dal particolare ambiente di confine, attraversò così nei decenni fra i due secoli un periodo decisamente vivace e intenso. In the second half of the nineteenth century and the early twentieth century, the evolution of the printing industry in Trento underwent some remarkable changes, even though it overall reflected the typical framework of a provincial town. The substantially increasing number of works, in line with the contemporary development of the sector, was paralleled by a growing expansion of the editorial production, especially periodicals. In those decades the local press, stimulated by the specific features of a borderland, went through a very lively and intense period.

Giorgio Postal, La Commissione dei 19. Un passo decisivo verso l’autonomia della convivenza
La “Commissione di studio sui problemi dell’Alto Adige”, istituita agli inizi di settembre del 1961 in una fase particolarmente drammatica - anche per gli effetti dirompenti degli attentati terroristici – costituì un passaggio decisivo per la soluzione della questione sudtirolese. Dopo oltre duecento riunioni e due anni e mezzo di lavoro il Pacchetto di misure proposto diventò il cardine delle intese interne tra lo Stato e la Minoranza sudtirolese e la base per la soluzione della controversia internazionale con l’Austria. Nel contempo consenti la ripresa del dialogo e della collaborazione tra trentini e sudtirolesi, dopo gli errori e le incomprensioni degli anni Cinquanta.
The Commission for the study of the problems in South Tyrol, which was established at the beginning of September 1961 during a particularly dramatic period – also because of the disruptive effects of the terroristic attacks – represented a crucial step towards the solution of the South Tyrolean issue. After more than two hundred meetings and two years and a half work, the package of measures that was recommended became the pivot of the internal arrangements between the State and the South Tyrolean Minority, and the basis for the solution of the international dispute with Austria. At the same time it allowed a resumption of dialogue and collaboration between the peoples of Trentino and South Tyrol after the mistakes and the misunderstandings of the Fifties.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][vc_media_grid item="mediaGrid_ScaleInWithIcon" grid_id="vc_gid:1539935903499-c26562cc-5c8f-7" css=".vc_custom_1525416151372{margin-top: 55px !important;}"][/vc_column][/vc_row]

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