A. 95 (2016), 2

Archivi e storia d’impresa

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Emanuele Curzel, Bolzano e noi, pp. 415-418

ARCHIVI TRENTINI E STORIA D’IMPRESA
Cinzia Lorandini, Archivi trentini e storia d’impresa (secc. XV-XX): fonti per la ricerca, pp. 421-425
Stefania Franzoi, Mercanti a Trento fra XV e XVI secolo: l’attività di Giroldo e Giovanni Battista a Prato nelle carte dell’archivio familiare, pp. 427-447
Cristina Sega, Rinaldo Filosi, L’archivio Bossi Fedrigotti: uno sguardo sugli “affari di famiglia”, pp. 449-457
Mirella Duci, L’archivio della famiglia Pizzini, pp. 457-465
Giordana Anesi, I Gasperini di Pergine: una famiglia di mercanti tra XVIII e XIX secolo, pp. 467-473
Fiammetta Baldo, Oltre i confini di Trento: l’archivio Tambosi, tra seta e politica, pp. 475-482
Katia Pizzini, L’Archivio Viesi, ovvero l’intraprendenza imprenditoriale di Domenico e dei suoi discendenti: dai generi alimentari ai paramenti sacri, pp. 483-492
Roberta G. Arcaini, Dal Censimento all’“art bonus”. Aspetti di metodo, casi di studio e prospettive future, pp. 493-499

SAGGI
Gian Maria Varanini, La Deputazione veneta di storia patria e il Trentino-Alto Adige negli anni Venti e Trenta, pp. 503-538
Donatella Bartolini, Contare cause matrimoniali in una diocesi di confine (Feltre, 1512-1564), pp. 539-556
Sara Decarli, Il Casellario Politico della Questura di Trento (1919-1955), pp. 557-578
Davide Zaffi, A settant’anni dal Degasperi-Gruber. Il lessico ruvido di un testo addomesticato, pp. 579-603

NOTE E COMUNICAZIONI
Christian Giacomozzi, L’agiografia di Abramo e Davide, compagni di Romedio, pp. 607-621
Graziano Riccadonna, La “Carta di posta di Monte Casale” (1771), pp. 623-632

LAVORI IN CORSO
Michele Toss, Pratiche d’opposizione: parole, azioni e canzoni durante il ventennio fascista, pp. 635-639

RECENSIONI E SEGNALAZIONI
Recensioni a cura di Marcello Bonazza, Patrizia Cordin, Gustavo Corni, Giovanni Delama, Andrea Di Michele, Francesco Frizzera, Mauro Grazioli, Mario Isnenghi, Marco Odorizzi, Matteo Rapanà, Michele Toss, pp. 643-680

Pubblicazioni di storia e cultura trentina 2015, pp. 681-734

VITA DELLA SOCIETÀ
Verbale dell’Assemblea generale ordinaria dei soci della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche (14 maggio 2016), pp. 737-763[/vc_column_text][vc_tta_accordion active_section="1" collapsible_all="true" css=".vc_custom_1525416238142{margin-top: 55px !important;}"][vc_tta_section title="Abstract" tab_id="1525416166554-165942e1-f1cabea5-6888"][vc_column_text]Gian Maria Varanini, La Deputazione veneta di storia patria e il Trentino-Alto Adige negli anni Venti e Trenta
Dopo la fine della prima guerra mondiale e l’annessione del Trentino-Alto Adige all’Italia i rapporti personali e istituzionali tra gli storici trentini e quelli veneti (e tra le rispettive ) videro l’alternarsi di spinte accentratrici (favorite dal regime fascista) e pulsioni autonomiste. L’articolo ripercorre le vicende del ventennio, soffermandosi in modo particolare sulla faticosa organizzazione dell’adunanza della Deputazione veneto-tridentina di storia patria che si tenne a Trento e a Bolzano nell’aprile 1939.
Following the Italian annexation of Trentino-South Tyrol after WWI, the personal and institutional relationships between historians in Trentino and Veneto (and the corresponding associations) witnessed the alternation of centralizing forces (favoured by the fascist regime) and autonomist thrust. The article traces the events of those two decades, focusing particularly on the strenuous organization of the meeting of the “Deputazione veneto-tridentina di storia patria”, which took place in Trento and Bolzano in April 1939.

Donatella Bartolini, Contare cause matrimoniali in una diocesi di confine (Feltre, 1512-1564)
La diocesi di Feltre fino alla seconda met. del XVIII secolo ebbe una fisionomia complessa. La documentazione matrimoniale prodotta dal tribunale vescovile si presta dunque a ricerche di tipo comparativo. Una indagine statistica riferita al periodo 1512-1564 ha evidenziato che tra i comportamenti delle popolazioni delle zone imperiali e quelli delle zone venete vi erano differenze e affinità, sia rispetto alla giustizia ecclesiastica che alle consuetudini matrimoniali pre-tridentine.
The diocese of Feltre had a complex physiognomy until the second half of the eighteenth century. The matrimonial documentation produced by the bishop’s court is therefore suitable for comparative research. A statistical inquiry over the period 1512-1564 has highlighted differences and similarities in the behaviour of the population of the imperial area compared with that of the Veneto territories, with regard both to the ecclesiastical justice and to the pre-Council of Trent marriage customs.

Sara Decarli, Il Casellario Politico della Questura di Trento (1919-1955)
Lo “Schedario politico” fu introdotto nel 1894 dal governo Crispi come strumento utile per il controllo e la prevenzione dei crimini politici; ebbe un particolare sviluppo in epoca fascista, con il nome di “Casellario”. La Questura di Trento, esercitando le sue funzioni di vertice della Pubblica Sicurezza a livello provinciale, produsse fra il 1919 e il 1955 2.571 fascicoli personali di presunti sospetti politici, oggi depositati presso l’Archivio di Stato di Trento.
The “Schedario politico” was introduced in 1894 by the Crispi government as a useful instrument for monitoring and preventing political crimes; it developed particularly in the fascist period, when it was called “Casellario”. The Questura of Trento, in his capacity of highest public security department at the provincial level, produced 2.571 dossiers on alleged political suspects from 1919 until 1955, which are currently housed in the State Archives in Trento.

Davide Zaffi, A settant’anni dal Degasperi-Gruber. Il lessico ruvido di un testo addomesticato
Sulla base di puntuali comparazioni fra il testo originale e le traduzioni dell’Accordo italo-austriaco sull’Alto Adige del 1946, l’articolo evidenzia le caratteristiche basilari del documento, non tutte compatibili con la lettura irenistica alla quale esso viene di solito sottoposto. Ciò emerge in particolare dal ruolo che in esso giocano l’importanza decisiva della lingua, la differenza fra minoranza e gruppo, la continuità asburgica, la peculiare concezione di sviluppo economico.
In comparing the wording of the original text and its translations, the article highlights the basic features of the 1946 Italian-Austrian Agreement on South Tyrol, which only in part are in line with the by now usual irenic reading of the document. An appreciation is given in the article to the exclusive role of language, the difference between minority and group, the Habsburg legacy and the peculiar idea of economic development underlying the Agreement.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][vc_media_grid item="mediaGrid_ScaleInWithIcon" grid_id="vc_gid:1539872597994-367a2eac-ebb9-8" css=".vc_custom_1525416151372{margin-top: 55px !important;}"][/vc_column][/vc_row]

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