A. 99 (2020), 2

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INDICE

SAGGI

Cristo in pietà e i quattro Dottori della Chiesa: studio della funzione delle tre tavole del Museo Diocesano Tridentino
Beatrice Rosa, pp. 266-301

Il processo a Mantova contro Bartolomeo Siccio, spacciatore di monete false all’alba del Seicento
Beata Teresa Marcinik, pp. 302-345

“Un lavoruccio su Tullio Garbari”. Silvio Branzi e le edizioni Delfino di Rovereto (1944-1946)
Vittorio Pajusco, pp. 346-364

NOTIZIARIO DELLA SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI
Cinque anni di vincoli di tutela monumentale (2015-2019), a cura di Luca Gabrielli,  pp. 365-478

RECENSIONI E SEGNALAZIONI
Recensione della mostra Lois Anvidalfarei. Bronzi (Castel Pergine, 2020-2021), a cura di Roberto Antolini, pp. 479-485

Abstract

SAGGI

Beatrice Rosa, Cristo in pietà e i quattro Dottori della Chiesa: studio della funzione delle tre tavole del Museo Diocesano Tridentino
Il presente contributo ha come oggetto di studio un’opera pittorica costituita da tre tavole lignee opistografe attualmente conservata presso il Museo Diocesano Tridentino. L’obiettivo è stato quello di effettuare un’analisi della funzione delle suddette tavole, cercando di esaminare le ipotesi finora proposte, e di avanzarne di nuove: a cominciare dall’idea che i tre dipinti costituissero una tavola unica successivamente tagliata, oppure un trittico; contemplando poi la possibile funzione quale altare a portelle o quella di ante d’organo, proposta da Nicolò Rasmo; infine l’analisi del retro dell’opera, con la presenza degli angeli con la palma del martirio, ha suggerito l’ipotesi di un loro utilizzo come armadio o altare reliquiario.

The focus of this contribution is the analysis of three opisthographic paintings on wood currently preserved in the Museo Diocesano Tridentino. The aim was to analyse the function of the paintings and the examination of the hypotheses proposed so far, while trying to put forward new ones: starting from the idea that the three paintings were a single panel which was subsequently cut, or a triptych; considering then their possible function as a winged altar or as organ doors, which had been proposed by Nicolò Rasmo; finally the analysis of the back of the work, depicting angels with the palm of the martyrdom, led to suggest the hypothesis of the paintings’ function as a reliquary cabinet or altar for relics.

 

Beata Teresa Marcinik,Il processo a Mantova contro Bartolomeo Siccio, spacciatore di monete false all’alba del Seicento
All’inizio del XVII secolo si svolse a Mantova un processo contro alcuni spacciatori di monete false. Uno di questi fu Bartolomeo Siccio, residente nella città di Trento, accusato di aver praticato tale attività illecita per lo più in occasione della fiera di Bolzano del 1604: egli verrà in seguito imprigionato e sottoposto a giudizio davanti al tribunale del duca mantovano Vincenzo I Gonzaga. Gli atti processuali riportano interessanti informazioni sia sui trasgressori sia sulle monete falsificate introdotte nella circolazione a Bolzano e a Trento: inoltre sono nominate alcune delle zecche più note dell’Italia settentrionale specializzate nella coniazione di monete contraffatte e nelle imitazioni, tra cui quelle di Messerano, Sabbioneta e Bozzolo, a cui si aggiungono altre zecche della Baviera e del territorio austriaco. Il saggio presenta peraltro utili indicazioni per la ricostruzione del fenomeno della falsificazione numismatica e della reazione delle autorità preposte al controllo monetario.

At the beginning of the seventeenth century, a trial against some dealers of counterfeit coins took place in Mantua. One of these was Bartolomeo Siccio, resident in the city of Trento, accused of having practiced this illegal activity mostly during the Bolzano fair in 1604: he was imprisoned, and later subjected to trial before the court of Duke of Mantua Vincenzo I Gonzaga. The court documents contain interesting information on the offenders, and also on counterfeit coins introduced into circulation in Bolzano and Trento. They also name some of the best-known mints of northern Italy specialized in the minting of counterfeit and imitation coins, including those of Messerano, Sabbioneta and Bozzolo, and additionally some others from Bavaria and the Austrian territory. The essay also presents useful indications for the reconstruction of the phenomenon of numismatic falsification and the reaction of the authorities in charge of monetary control.

  

Vittorio Pajusco,“Un lavoruccio su Tullio Garbari”. Silvio Branzi e le edizioni Delfino di Rovereto (1944-1946)
Nel 1944 Silvio Branzi, critico d’arte trentino del Gazzettino di Venezia, viene chiamato dalle Edizioni Delfino di Rovereto per curare alcuni volumi dedicati agli artisti Gino Pancheri, Guido Polo e Tullio Garbari. La monografia dedicata a Tullio Garbari, accuratamente preparata nei difficili mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale non verrà pubblicata per incomprensioni con l’editore Enrico Gaifas. Tutto il materiale predisposto per il volume è conservato nel Fondo Silvio Branzi oggi parte dell’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze.

In 1944 Silvio Branzi, art journalist of the Gazzettino di Venezia, was called by Edizioni Delfino of Rovereto to edit some books dedicated to the painters Gino Pancheri, Guido Polo and Tullio Garbari. The monograph dedicated to Tullio Garbari carefully prepared in the closing months of the Second World War will not be published due to misunderstandings with the publisher Enrico Gaifas. All the material prepared for the book is kept in Silvio Branzi Fund, now part of the Bonsanti Archive of the Vieusseux Cabinet in Florence.

 

NOTIZIARIO DELLA SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI

Cinque anni di vincoli di tutela monumentale (2015-2019), a cura di Luca Gabrielli
Il contributo presenta le schede sintetiche dei 177 beni immobili riconosciuti di interesse culturale ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) nel quinquennio compreso fra il 2015 e il 2019 da parte della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. Organizzati per comunità di valle, i beni comprendono 24 case, palazzi e pertinenze varie, 3 ville, 2 parchi e giardini, 2 castelli, 2 torri, 5 malghe, masi, rifugi, 47 chiese, cappelle e altri edifici per il culto, 22 capitelli, edicole, croci, monumenti sacri, via crucis, 6 sacrari e monumenti ai caduti, 15 cimiteri, 32 fontane e corti urbane, 5 padiglioni, officine, strutture produttive, 5 bersagli di tiro, 1 serbatoio, 1 centrale idroelettrica, 1 ospedale, 1 ponte, 1 casello ferroviario, 1 roccolo, 1 base missilistica.