La torre di piazza nella storia di Trento

a cura di Franco Cagol, Silvano Groff e Serena Luzzi

La torre di piazza nella storia di Trento, a cura di Franco Cagol, Silvano Groff, Serena Luzzi, Trento, Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, Trento, Comune di Trento, 2014
pp. 379 – ISBN 978-88-8133-039-3, € 25,00 / estero € 35,00

Maestosa, incombente, la torre di piazza di Trento è la regina dello skyline cittadino, eppur mai considerata finché un opportuno restauro non l’ha sottratta per alcuni anni agli occhi della popolazione. Messa in disparte, sotto i teloni, finalmente è stata notata. Pubblicità, proteste, articoli di giornale. Alla fine, anche gli storici si sono chiesti se non valesse la pena di tornare sul discorso, visto che – in fondo – l’unico studioso ad aver dedicato un saggio all’antica torre e alle sue funzioni era stato Francesco Menestrina. Nel 1910. A sollecitare un rinnovato impegno della storiografia fu il decano degli storici trentini, monsignor Iginio Rogger, che fin dal 2010 suggeriva la necessità impellente di approfondire gli studi sulla torre di piazza, per cogliere meglio la sua doppia natura, civica ed ecclesiastica, e gettare così nuova luce sui complessi intrecci della storia trentina e sul ruolo ormai dimenticato che la torre aveva giocato nei secoli, verso la piazza cittadina e verso la vicina cattedrale. Il suggerimento fu fatto proprio dalla Direzione della Società di Studi Trentini che lo trasformò in un progetto di ricerca e divulgazione, da condividere con studiosi, istituzioni e cittadinanza secondo la migliore tradizione della Società stessa. Dal progetto sono scaturite positive e fattive sinergie che hanno poi concretamente prodotto una raffinata e frequentata mostra presso il Museo Diocesano Tridentino, impreziosita dalla possibilità di visitare tangibilmente e virtualmente la torre, e un convegno di studi, celebrato il 27 febbraio 2012 di fronte a folto pubblico. Il volume presenta gli atti del convegno dedicato alla torre di piazza nella storia di Trento, considerata nelle sue funzioni – a partire dalla funzione carceraria –, nei suoi significati simbolici, nel suo ruolo di centro focale dell’immagine stessa della città. Questa operazione ha messo a confronto le migliori professionalità e specializzazioni, consentendo di dare della torre un’immagine ampia, articolata, affascinante, in buona parte inedita e nel contempo affidabile sul piano metodologico. La torre non è in alcun modo trattata alla stregua di un feticcio architettonico o simbolico. Al contrario, essa è letta nella sua natura di manufatto complesso, di spazio edificato che a sua volta contiene e comprende produzioni materiali: è una storia di lotti edificabili al centro di un’antica città romana e di mura e aperture che crescono e si sovrappongono; una storia di oggetti funzionali, dalle campane agli orologi, che dalla torre regolano e scandiscono la vita della città; una storia di decorazioni artificiose e spontanee che parlano della torre e la fanno parlare. Ed è letta, la torre, nel suo rapporto organico con gli spazi: quelli esterni, della città e del complesso monumentale del palazzo pretorio – fino a non troppo tempo fa cuore dell’amministrazione della giustizia – e della cattedrale; quelli interni, delle celle che per secoli ospitarono uomini e donne, carcerati a Trento. Spazi e immagini, simboli e funzioni. La torre in sé, dentro di sé e fuori di sé, per dirla in un altro modo. Un’operazione intellettuale che ha raccolto il meglio della tradizione di studi sulle torri cittadine e che si candida a sua volta a fungere da modello per analoghe iniziative di ricerca anche e sperabilmente rivolte ad altre torri significative nel territorio trentino.

INDICE
Presentazioni, p. 9

SPAZI, IMMAGINI
Gianni Ciurletti, Prima della torre di piazza: la Porta Veronensis, p. 19
Giorgia Gentilini, La torre di piazza a Trento. Conoscenza materiale e cantiere di restauro, p. 41
Daniela Tessarin, “Nell’interesse della conservazione della torre monumentale”. I restauri della torre di piazza tra Otto e Novecento, p. 61
Roberto Pancheri, La perduta decorazione ad affresco della torre di piazza di Trento: un episodio ignorato di committenza consolare e le sue vicende conservative, p. 77
Marisa Addornine, La diplomazia delle ore. L’orologio della torre di piazza di Trento, p. 91
Chiara Moser, La ‘Renga’ e la ‘Guardia’ della torre di piazza. Le campane di Bartolomeo da Rimini e Leonardo Maffei, fonditori a Trento, p. 103

SIMBOLI, FUNZIONI
Fabio Gabbrielli, Palazzi e torri pubbliche nell’Italia settentrionale tra XII e XIII secolo, p. 127
Walter Landi, Il palatium episcopatus di Trento fra XI e XIII secolo. Dato documentario ed evidenze architettoniche, p. 141
Franco Cagol, Dal palatium episcopatus al palatium comunis. Spazi dell’identità comunale tra XIII e XVI secolo, p. 205
Gian Maria Varanini, Gli uffici del Comune di Trento nel Quattrocento: spunti comparativi, p. 225
Diego Quaglioni, Il Diavolo nella torre. La torre di piazza e la giustizia penale a Trento alla fine del Quattrocento, p. 239
Serena Luzzi, “Sia rinchiuso nel fondo della torre”. Amministrazione della giustizia e sistema carcerario tra principe e città in età moderna, p. 247
Quinto Antonelli, “Misera condizion di chi, e qui dentro / locco di povera gente…”. Iscrizioni carcerarie nella torre di piazza e nella torre della Tromba, p. 277

TAVOLE
Didascalie delle tavole, p. 301
Fonti e bibliografia, p. 337
Referenze fotografiche, p. 367

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