Moena 1905 – Rovereto 1990

Dopo i primi studi a Trento, presso il Seminario diocesano, proseguì alla Normale di Pisa, dove si laureò in Filosofia nel 1934. Fu docente di scuola superiore a Bolzano, a Bressanone e, dal 1936, a Rovereto (liceo “Filzi”), istituto del quale fu preside dal 1947 al 1975. La sua attività scolastica fu accompagnata da una presenza costante nel panorama politico, sociale e culturale: nell’immediato dopoguerra contribuì a fondare e fu presidente dell’Associazione Studi Autonomistici Regionali (ASAR) e fu in seguito esponente del Partito socialdemocratico e di quello socialista. Dal 1952 al 1971 diresse la Biblioteca civica di Rovereto e dal 1975 al 1986 fu presidente del Museo Storico della Guerra. Già nel 1939 era diventato socio dell’Accademia roveretana degli Agiati (ne fu presidente dal 1979 al 1986) e partecipò anche alla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche.
Le sue prime riflessioni sulla storia del Trentino risalgono agli anni della guerra e furono pubblicate in un articolo nel 1945: si trattava di una elaborazione che intendeva supportare, con ampiezza di respiro, un progetto di futuro autonomista della regione, in un’ottica federalista ed europeista. La scelta di dedicarsi alla ricerca storica propriamente detta fu più tardiva e risale agli anni Sessanta e Settanta. Chiocchetti studiò la storia del Trentino, e in particolare dei territori cui si sentiva legato (quelli fiemmesi-fassani di origine e quelli lagarini di adozione) con una monografia (Romanità e medioevo nella Vallagarina, 1965) e numerosi e spesso brevi articoli. Anche in questo caso, la scelta dei temi era connessa ai fondamenti della sua attività politica e culturale: egli guardava infatti all’epoca romana e ai secoli centrali del medieoevo per cercare le tracce di quelle organizzazioni comunitarie che riteneva fossero state costanti protagoniste delle vicende regionali. Ad essere analizzata ed esaltata era così la loro capacità di autogovernarsi e di mantenere per secoli – a detta dell’autore – un livello ottimale di convivenza, a prescindere dalle eventuali divisioni linguistiche; rispetto a tale equilibrio, qualunque potere coordinante o sovraordinato, fin dal tardo medioevo, veniva letto come un’involuzione; Chiocchetti giudicava inoltre in modo fortemente negativo l’emergere dei nazionalismi, attribuendo le maggiori responsabilità a quello tedesco (rispetto al quale quello italiano sarebbe stata solo una reazione).
Tali presupposti condizionavano la qualità dei suoi studi che, non sorretti da una piena padronanza della metodologia (decisamente eccessiva la fiducia che egli riponeva nel dato toponomastico) e basati spesso su bibliografie invecchiate, portavano a risultati diseguali. Il rilievo politico e culturale della persona, il suo carisma e la chiarezza dello stile espositivo hanno peraltro contribuito alla diffusione di una determinata immagine della storia autonomistica delle comunità e della regione (autonomia che Chiocchetti peraltro non intendeva in senso chiuso e autosufficiente, ma aperta al dialogo e al confronto, in un’orizzonte ultimo di fratellanza universale).
Il suo archivio e la sua biblioteca sono stati donati alla Biblioteca civica di Rovereto.

 

Opere principali (in ordine cronologico)

  • La zona delle Prealpi e la funzione storica del Trentino, in “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s. 4, 16 (1946), pp. 1-32.

  • Don Antonio Rossaro, in “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s.6, 2/A (1960), pp. 5-40.

  • (con Pio Chiusole), Romanità e medioevo nella Vallagarina. Contributo alla storia della Vallagarina dalla calata dei Cimbri (101 a.C.) alle discese di Lotario II (1136 d.C.), Rovereto, Manfrini, 1965.

  • La deduzione di una colonia romana a Verona e la romanizzazione del roveretano, in “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s. 6, 5/A (1965), pp. 21-32.

  • La guerra retica e il significato storico dei prediali romani nel Trentino-Alto Adige, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 47 (1968), pp. 234-255.

  • L’origine arimannica del comun comunale lagarino, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 53 (1974), pp. 3-13.

  • Arimannie longobarde nel Trentino. A proposito delle storie di Fiemme e di Primiero di Antonio Zieger, in “Studi Trentini di Scienze Storiche”, 55 (1976), pp. 123-133.

  • (con Giuseppe Chiocchetti), La componente arimannica della comunità generale di Fiemme, in “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s. 6, 14-15/A (1977), pp. 5-36.

  • Tridentini splendidum municipium et colonia Papiria, in Congresso Romanità del Trentino e di zone limitrofe, a cura di Adriano Rigotti = “Atti della Accademia roveretana degli Agiati”, s. 6, 19/A (1979), pp. 17-48.

  • L’antica giurisdizione veronese in Vallagarina, in All’ombra del rovere. Medaglioni di vita roveretana, Rovereto, Cassa Rurale, 1984, pp. 217-242.

Bibliografia su Valentino Chiocchetti (in ordine cronologico)

  • Gianmario Baldi, Ricordo di Valentino Chiocchetti, in “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione prima”, 69 (1990), pp. 513-515.

  • Sergio Benvenuti, Valentino Chiocchetti, in “Archivio trentino di storia contemporanea”, (1990), n. 3, pp. 133-134.

  • Valentino Chiocchetti. La figura e l’opera, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 1992 (Adriano Rigotti, Valentino Chiocchetti cultore di archeologia e storia antica della Vallagarina, pp. 19-28; Gian Maria Varanini, Valentino Chiocchetti dall’ideale autonomistico alla storia locale, pp. 29-38; Umberto Corsini, Valentino Chiocchetti nel quadro politico trentino del dopo seconda guerra, pp. 39-46; bibliografia a cura di Gianmario Baldi, pp. 53-61).

  • Archivio del movimento democratico regionale A.S.A.R., Associazione studi autonomistici regionali (1943-1952) e fondi aggregati (1918-1980), inventario a cura di Stefania Donati, Rovereto, Comune, Biblioteca civica e Archivio storico, 2001, pp. 16, 22-23, 81.

  • Un secolo di vita dell’Accademia degli Agiati (1901-2000), a cura di Gauro Coppola, Antonio Passerini, Gianfranco Zandonati, 2: I soci, Rovereto, Accademia Roveretana degli Agiati, 2003, pp. 286-289.

  • Le orme del mio passaggio. Contributi per una biografia intellettuale di Valentino Chiocchetti, a cura di Elena Viola, Trento, Museo storico, 2008 (con edizione di un manoscritto autobiografico, ripubblicazione di interviste e altri materiali, studio della curatrice dal titolo Umanesimo e nonviolenza nel pensiero di Valentino Chiocchetti, pp. 105-148).

  • Fabio Targhetta, Chiocchetti Valentino, in DBE: Dizionario biografico dell’educazione 1800-2000. Milano, Editrice bibliografica, 2013, p. 341.

Emanuele Curzel